Meloni-Spada, è un caso Ostia in piazza verso il voto
Una foto imbarazza la leader FdI. Partiti al ballottaggio, il Pd si divide
Una foto imbarazza Giorgia Meloni, immortalata con un appartenente alla famiglia Spada. La scatto è stato pubblicato da Fanpage.it: secondo il sito, oltre alla candidata di FdI al X municipio Monica Picca, era presente anche
Silvano Spada e un’altra persona, non identificata, ritenuta vicina al clan del litorale.
PER IL DEPUTATO M5S Danilo Toninelli è “inconcepibile che, chi si candida a governare un Municipio sciolto per mafia, vada a braccetto con esponenti degli Spada”. La Meloni – che annuncia querela contro Toninelli – risponde su Facebook: “Avviso tutti quelli che vorranno fare una foto con me: portate con voi un documento di identità (...) e non dimenticate il ca- sellario giudiziario”. La fondatrice di FdI dice di non sapere chi fosse l’uomo dello scatto fatto “quando ho visitato a Ostia un’associazione che si occupa di disabili”. La persona ritratta con lei “come chiaramente si vede si è infilata nella foto come fosse il Paolini della situazione, se non è stato mandato da qualcuno”.
Intanto ieri a Ostia centinaia di persone hanno manifestato contro le mafie e per la libertà di stampa. Se il corteo di sabato scorso aveva visto la risposta di alcune migliaia di cittadini dopo la testata di Roberto Spada al giornalista di Nemo, ieri il presidio era popolato da rappresentanti di Iistituzioni, partiti e associazioni. Dalla presidente della Camera Laura Boldrini alla sindaca Virginia Raggi e al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. E poi Don Ciotti, i collettivi universitari, il Pd (assente sabato) e la Cgil. Ma dietro ai comizi e le chiusure elettorali di oggi, l’avvicinamento al ballottaggio nel X Municipio è scandito dalla caccia ai voti. Dopo il primo turno, Giuliana Di Pillo dei 5 Stelle era in vantaggio di appena 2.300 preferenze (186 mila sono in totale gli elettori) su Monica Picca di FdI. Il mantra, per entrambe, è l’appello per riportare alle urne gli astenuti al primo turno: due settimane fa ha votato solo il 36,15% degli aventi diritto. Ma al ballottaggio c’è il rischio di un’affluenza ancora più bassa. E allora più che gli astenuti a fare gola sono quei residui di voto organizzato.
Il secondo corteo Sfilano Don Ciotti e Boldrini con la Fnsi, ma c’è anche Raggi con la fascia tricolore
NESSUN apparentamento ufficiale né endorsement ma sotto traccia qualcosa si muove. Il Pd al primo turno ha messo assieme meno di 9 mila voti. Adesso una parte degli elettori dem sembra orientata ad annullare la scheda, alcuni sceglieranno la Di Pillo perché contrari all’ascesa delle destre, altri invece la Picca per rapporti personali sul territorio o per ostilità ai pentastellati. Sinistra Italiana invece sosterrà i 5 Stelle. La vittoria della Di Pillo farebbe comodo anche alla lista per l’autonomia di Ostia di Andrea Bozzi, oltre 5 mila voti al primo turno, che solo così otterrebbe un seggio in consiglio municipale. Dopo il caos seguito all’arresto di Roberto Spada, che aveva mostrato apprezzamento per l’estrema destra, CasaPound ha invitato i propri elettori a non votare. Ma se i loro 6 mila voti confluissero sulla Picca otterrebbero due consiglieri. Con i 5stelle solo uno.