Il Fatto Quotidiano

Meloni-Spada, è un caso Ostia in piazza verso il voto

Una foto imbarazza la leader FdI. Partiti al ballottagg­io, il Pd si divide

- » ANDREA MANAGÒ

Una foto imbarazza Giorgia Meloni, immortalat­a con un appartenen­te alla famiglia Spada. La scatto è stato pubblicato da Fanpage.it: secondo il sito, oltre alla candidata di FdI al X municipio Monica Picca, era presente anche

Silvano Spada e un’altra persona, non identifica­ta, ritenuta vicina al clan del litorale.

PER IL DEPUTATO M5S Danilo Toninelli è “inconcepib­ile che, chi si candida a governare un Municipio sciolto per mafia, vada a braccetto con esponenti degli Spada”. La Meloni – che annuncia querela contro Toninelli – risponde su Facebook: “Avviso tutti quelli che vorranno fare una foto con me: portate con voi un documento di identità (...) e non dimenticat­e il ca- sellario giudiziari­o”. La fondatrice di FdI dice di non sapere chi fosse l’uomo dello scatto fatto “quando ho visitato a Ostia un’associazio­ne che si occupa di disabili”. La persona ritratta con lei “come chiarament­e si vede si è infilata nella foto come fosse il Paolini della situazione, se non è stato mandato da qualcuno”.

Intanto ieri a Ostia centinaia di persone hanno manifestat­o contro le mafie e per la libertà di stampa. Se il corteo di sabato scorso aveva visto la risposta di alcune migliaia di cittadini dopo la testata di Roberto Spada al giornalist­a di Nemo, ieri il presidio era popolato da rappresent­anti di Iistituzio­ni, partiti e associazio­ni. Dalla presidente della Camera Laura Boldrini alla sindaca Virginia Raggi e al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. E poi Don Ciotti, i collettivi universita­ri, il Pd (assente sabato) e la Cgil. Ma dietro ai comizi e le chiusure elettorali di oggi, l’avviciname­nto al ballottagg­io nel X Municipio è scandito dalla caccia ai voti. Dopo il primo turno, Giuliana Di Pillo dei 5 Stelle era in vantaggio di appena 2.300 preferenze (186 mila sono in totale gli elettori) su Monica Picca di FdI. Il mantra, per entrambe, è l’appello per riportare alle urne gli astenuti al primo turno: due settimane fa ha votato solo il 36,15% degli aventi diritto. Ma al ballottagg­io c’è il rischio di un’affluenza ancora più bassa. E allora più che gli astenuti a fare gola sono quei residui di voto organizzat­o.

Il secondo corteo Sfilano Don Ciotti e Boldrini con la Fnsi, ma c’è anche Raggi con la fascia tricolore

NESSUN apparentam­ento ufficiale né endorsemen­t ma sotto traccia qualcosa si muove. Il Pd al primo turno ha messo assieme meno di 9 mila voti. Adesso una parte degli elettori dem sembra orientata ad annullare la scheda, alcuni sceglieran­no la Di Pillo perché contrari all’ascesa delle destre, altri invece la Picca per rapporti personali sul territorio o per ostilità ai pentastell­ati. Sinistra Italiana invece sosterrà i 5 Stelle. La vittoria della Di Pillo farebbe comodo anche alla lista per l’autonomia di Ostia di Andrea Bozzi, oltre 5 mila voti al primo turno, che solo così otterrebbe un seggio in consiglio municipale. Dopo il caos seguito all’arresto di Roberto Spada, che aveva mostrato apprezzame­nto per l’estrema destra, CasaPound ha invitato i propri elettori a non votare. Ma se i loro 6 mila voti confluisse­ro sulla Picca otterrebbe­ro due consiglier­i. Con i 5stelle solo uno.

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Ansa Boldrini, Piervincen­zi e don Ciotti. In alto Meloni e Silvano Spada
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