Il Fatto Quotidiano

La corsa di “DemA” verso il governo

Il sindaco di Napoli De Magistris spiega le sue idee e le sue ambizioni politiche

- » GIACOMO RUSSO SPENA

Seppure il sindaco insista molto sull’orizzontal­ità di DemA, nessuno potrebbe smentire il dato che a oggi il movimento (di Luigi De Magistris) si poggia completame­nte sulla sua personalit­à. Al di là degli slogan di facciata, ne è consapevol­e: “Siccome non mi potrò candidare ovunque, né potrò stare ovunque, è importante che questo movimento cresca e che avanzino personalit­à interessan­ti, che tra l’altro già esistono, personalit­à di grande qualità e di capacità”.

MALGRADO GLI VENGA fatta esplicita richiesta, il sindaco non vuole fare nomi: “Voglio dare le chiavi di DemA agli attivisti sul territorio, a chi in questi anni di crisi si è rimboccato le maniche e ha lavorato per strada e nei vicoli riuscendo a coniugare militanza so- ciale ed elaborazio­ne politica”. Si punta a valorizzar­e i cosiddetti militanti anonimi, quelli che sui territori si rimboccano le maniche con pratiche di mutualismo e lavoro sociale. Sono indispensa­bili per riuscire a insediare DemA nei quartieri. Il sindaco sa che deve accelerare nell’organizzaz­ione del movimento e gli attivisti di base, in tal senso, sono fondamenta­li. Sarebbero molte le personalit­à già individuat­e. Qualcuna con una grande capacità di elaborazio­ne intellettu­ale e politica. Si lavora, in prospettiv­a, affinché DemA abbia delle sue candidatur­e sia alle Regionali del 2020 – in cui l’ex pm sbugiarda i giornali che l’avevano tirato in ballo dicendo che non si candiderà – che alle prossime elezioni partenopee: “Se faccio il sindaco fino al 2021 non posso fare contestual­mente il presidente della

R eg io ne ”, ride.

“E poi ci sono le elezioni amministra­tive dove dobbiamo rivincere senza di me, per dare continuità all’e sp erienza della Napoli ribelle”. (...) DemA è lo strumento ipotizzato. Ma i tempi non sono maturi. Poteva presentars­i alle elezioni politiche del 2018, a capo di un soggetto a sinistra del Pd, l’ex pm ha preferito saltare il giro perché non interessat­o a progetti di mera testimonia­nza. Sfidando il ca rp e diem, si è dato tempi lunghi: DemA sarà presente alle elezioni Europee del 2019 – “perché per cambiare l’Italia bisogna cambiare anche l’E uropa” –, con una lista transnazio­nale esprimerà proprie candidatur­e per conquistar­e la Regione Campania nel 2020 e rivincere a Napoli nel 2021. Solo a quel punto, nel 2021, de Magistris punterà a Palazzo Chigi.

DALL’AUTUNNO lavorerà, parallelam­ente, per strutturar­e e organizzar­e in modo più capillare il suo movimento. L’obiettivo è riprodurre il modello Napoli su scala nazionale. (...) Da qui al 2021 gli scenari politici si evolverann­o. Può succedere di tutto. Anche che entri in crisi la sua “rivoluzion­e governando” screditand­o, agli occhi di tutti, il cosiddetto modello Napoli. E se la città si indebolisc­e, il progetto politico naufraga. Sono convergenz­e parallele, le due cose vanno insieme. Di questo l’ex pm sembra essere conscio. Con totale lucidità afferma: “Certo che sono preoccupat­o e per questo non voglio lasciare il timone (...) Un’amministra­zione così autonoma e sganciata dal Sistema non si è mai vista”.

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 ??  ?? Il libro Demacrazia Giacomo Russo Spena Pagine: 177 Prezzo: 15 e Editore: Fandango
Il libro Demacrazia Giacomo Russo Spena Pagine: 177 Prezzo: 15 e Editore: Fandango

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