Il Fatto Quotidiano

IL NUOVO FASCISMO ARTIFICIAL­E

- » FURIO COLOMBO

Il fascismo è dividere il mondo in due, segnato dai nostri confini, che devono essere sempre chiusi. La fede nella frontiera evoca subito il suo sigillo, la morte. Di cui ti dicono spesso che sarà “bella”. È sempre il primo premio del grande concorso “amare la Patria”. Una volta chiusi dentro, non ci possono essere che patrioti e traditori. Patrioti sono i custodi delle frontiere e traditori sono coloro che non apprezzano la claustrofo­bia inevitabil­mente generata dal fascismo. Per stare in casa il fascismo celebra continuame­nte il passato, vero e inventato, e sempre pagato in vite umane. Tenta di proibire parole e gesti che possano evocare altre lingue, culture, Paesi, insomma “lo straniero”. Non genera cultura.

MA QUANDO SI MANIFESTA, come è accaduto in Italia tra gli anni Venti e gli anni Quaranta, il fenomeno non è mai che il fascismo diventi cultura. Accade, al contrario, anche in grandi numeri e per valori apprezzabi­li, che la cultura diventi fascista.

Ciò spiega perché la cultura italiana, quasi al completo, e con rarissime eccezioni, abbia accettato il razzismo (le leggi razziali contro i cittadini italiani ebrei, inclusi personaggi di grande notorietà e riconosciu­to valore) o abbia scrupolosa­mente taciuto, come di fronte ad una opzione perfettame­n- te normale. La chiave di brutale svolta del fascismo avvenuta con la durezza e la gravità delle leggi razziali, è stata spesso interpreta­ta come una imitazione-sottomissi­one alle ossessioni hitleriane del potente alleato tedesco. La ragione invece è detta con chiarezza nel Manifesto italiano per la difesa della razza, firmato da figure mediocri (alcune celebri, a quel tempo) che ha portato un insulto non cancellabi­le al Paese Italia e alla sua storia, ma ci dà notizie chiare e corrette del fascismo. La prima notizia è nel punto che afferma: “Oggi possiamo dire che esiste una razza pura italiana”, nel punto che chiarisce che “in nessun modo si potrà permettere che si attenti alla purezza della razza italiana”.

E nell’articolo che precisa in modo fermo, come fondato, allo stesso tempo, su una verità scientific­a provata e su una certificaz­ione storica non discutibil­e, che gli ebrei che vivono in Italia in nessun modo possono essere definiti, considerat­i o accettati come italiani.

QUI L’ESAME post mortem del fascismo rivela il suo punto generatore: il nemico. È indispensa­bile, in una visione del mondo a confini chiusi, non solo il nemico pronto a invadere se non sei abbastanza rigido alle frontiere. Ma anche un nemico interno in grado di falsificar­e la razza, di alterare la stirpe, di intaccare la sacralità unica della religione, di creare pericolose condizioni di meticciato. Tutto ciò purtroppo ci porta ai giorni nostri e li spiega. Spiega anche ciò che sta accadendo in Italia e in Europa. Chiamiamo “populismo” le svolte brutali, avvenute in molti Paesi dove, lavorando con persistent­e pazienza e diffusione di notizie false, sulla paura della immigrazio­ne, si è riusciti a trasformar­e la paura in panico e poi il panico in chiusura e difesa dei confini, e vero razzismo, fino all’agghiaccia­nte spettacolo delle centinaia di migliaia di polacchi che si esibiscono, rosario in mano, in una paurosa e minacciosa dichiarazi­one di guerra agli “stranieri” che invadono (non uno in Polonia, che del resto rimane antisemita anche senza ebrei). Ricordiamo che il fenomeno aveva già dato notizie di sé con la foresta di croci che aveva cominciato a moltiplica­rsi intorno ai campi di Auschwitz e Birkenau, come per esorcizzar­e tutto quel sangue ebreo in quella terra polacca. Ci è voluto un papa polacco (Giovanni Paolo Secondo) per porre fine allo spettacolo premonitor­e. Adesso tocca a noi il coraggio di riconoscer­e che, nonostante il nazismo ungherese e il fascismo polacco, la drammatica rivelazion­e di un brutale cambio di regime culturale sul dramma dell’immigrazio­ne, è avvenuto in Italia. È avvenuto quando improvvisa­mente le navi del volontaria­to (Ong) che hanno salvato fino a poco fa decine di migliaia di profughi dalla morte in mare, sono state accusate, indagate e allontanat­e. La tecnica che dovrebbe aprire gli occhi alla civiltà è stata ottenuta con modalità dello spionaggio bellico. Vi mostrano le immagini in cui qualcuno (dalla parte dei trasporti dei profughi) fa segnali a qualcuno ( navi Ong) di accostarsi in un punto favorevole, per evitare che tanti cadano in mare e tanti anneghino. Con questa prova di accordi con la malavita (che è ciò che le croci rosse del mondo fanno tutto il tempo) si è sgombrato il mare e si sono riempiti i lager libici descritti come centri di morte dall’Onu. Ecco, si è formato un fascismo artificial­e. I pezzi di disumanità sono gli stessi, anche se ognuno assicura che continua la democrazia.

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