Pazza idea, un “gangsta’s paradise” alla Casa Bianca
Stati Uniti Il rapper Coolio con i Dem vuole sfidare Trump nel 2020: la candidata di punta è la pornostar Cherie DeVille
Forze
nuove per i democratici in vista di Usa 2020: ce n’è bisogno, perché i sondaggi dicono che l’esponente democratico più popolare è il ‘vecchio’– in tutti i sensi – Joe Biden, 75 anni appena compiuti, per 26 anni senatore del Delaware, per 8 anni vice-presidente degli Stati Uniti (quando Barack Obama era alla Casa Bianca). Biden è uno capace di fare apparire u n g i o v a n o t t o Donald Trump, che di anni ne ha 71 e che è stato il più anziano presidente Usa eletto al primo mandato.
A dare una mano di novità alla corsa alla nomination democratica, ci pensano Cherie e Coolio, che hanno da poco lanciato il loro ticket, con uno slogan che ‘fa il verso’a quello di Trump per Usa 2016, ma che risulta – diciamo così – intraducibile in buon italiano: Make America f*king awesome again!.
Lei, Cherie DeVille, 39 anni, è una pornostar, che orgo- gliosamente proclama: “Se si leva il porno, ho zero scandali morali: sarò una boccata d’aria fresca”. E aggiunge con malizia, pregustando click a gogò: “I miei ‘ s c h e l e t r i nell’armadio’ sono sciorinati su internet perché tutti li vedano”.
IL SUO PARTNER politico, Coolio, è un rapper nero di 54 anni, che, tempo fa, ottenne un buon successo, anche in Italia, con il brano Gangsta’s Paradise, forse una premonizione dell’America di Trump.
La squadra di governo, o almeno il team della Casa Bianca, è già quasi fatto: l’addetta stampa è Alix Lynx, un’altra pornostar; il responsabile della sicurezza è il ‘gorilla’ di Cherie, Virgil, campione di wrestler (conosce Trump per averlo frequentato quando gestiva WrestleMania).
Anche il programma di governo è ben impostato: la candidata, fisioterapista di formazione, ha solide opinioni sull’immigrazione, l’istruzione pubblica, l’ambiente e la lotta alle droghe. Sul resto, ha tempo per farsele. Bella è bella; e stupida non sembra: anzi, da un’intervista a The Daily Beast esce benissimo. Certo, le manca l’esperienza. Ma lì Trump è una fonte d’ispirazione: “Se un personaggio dei reality con zero esperienza politica può essere eletto, perché non posso esserlo io?”, dice non impudentemente.
NOI ITALIANI potremmo anche pensare che è tutto un po’ déja vu perché la pornostar in politica l’abbiamo già avuta, con Ilona Staller, alias Cicciolina, deputata radicale nel 1987. Ma gli americani, che sono molto più puritani, possono avere difficoltà ad accettare una presidente senza veli: colleghe di Cherie ci hanno già provato, a livelli più bassi, senza grande successo. Invece, i lottatori di wrestler in politica sono un classico: Jesse Ventura è stato governatore del Minnesota, ma non è mai riuscito a concretizzare le aspirazioni presidenziali: non è detto che non ci riprovi nel 2020. Nell’intervista a The Daily Beast, la Deville nega che la sua sia una mossa pubblicitaria e basta: dubbio per altro suggerito dal fatto che la campagna è finanziata da un’azienda d’abbigliamento per uomo dal nome assonante, Fucking Awesome.
La DeVille e Coolio non sono gli unici volti nuovi d’una politica americana che cerca ricambi alla ‘grande gen e ra z i on e ’ de l baby boom, che non se ne vuole andare. In campo conservatore, il New York Times vede emergere Ben Shapiro, 33 anni, critico verso Trump e polemico col suo ex boss Steve Bannon: i liberals lo detestano, perché è la voce dei giovani conservatori.
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