Il Fatto Quotidiano

Salvini a Silvio: “Il governo non è fare il Milan”

Il leghista infuriato per il decisionis­mo dell’alleato, non ha gradito il nome di Gallitelli

- » LUCIANO CERASA

“Un’alleanza

c’è se c’è serietà, forse si ricorda di quando faceva la formazione del Milan: e mi lancia Marchionne, e mi lancia Tajani, e mi lancia Gallitelli... Ma governare un Paese non è fare una squadra di calcio ”. Da quando l’ex Cavaliere ha investito il generale dei carabinier­i in congedo Leonardo Gallitelli della carica di candidato in pectoreall­a presidenza del Consiglio per il centrodest­ra, Matteo Salvini si sente messo in mezzo, isolato, forse tradito.

“Questa non l’avevo mai sentita ad una riunione”, dichiarava gelido il segretario federale della Lega appresa la comunicazi­one alla radio. Mentre il concorrent­e di sempre alla guida del Carroccio, Roberto Maroni, non si faceva sfuggire l’occasione e commentava entusiasta: “Gallitelli è diventato comandante generale dei Carabinier­i nel 2009 quando io ero ministro dell’Interno, lo conosco bene e lo stimo”. E coglie l’occasione per lodare estasiato il vecchio Caimano: “Ha questa capacità straordina­ria di tirar fuori dal cilindro ogni tanto queste cose qui, il che vuol dire che è tornato protagonis­ta e ha iniziato la campagna elettorale”. Passano poche ore e pure Ignazio La Russa rivendica il padrinaggi­o di Gal- litelli. “L’ho proposto io come capo dei Carabinier­i quando ero Ministro della Difesa ed è stato approvato all’unanimità dall’allora Consiglio dei ministri, primo tra tutti Berlusconi” ricorda l’esponente di Fratelli d’Italia. “Fi n or a Berlusconi aveva parlato di Antonio Tajani come candidato di Fi, ma tra lui e Gallitelli – sottolinea La Russa a Rai Radio1 – mille volte meglio il generale”. A voi di Fratelli d’Italia piace? “Io parlo per me, al momento i candidati sono Salvini, Meloni e Berlusconi, che spero possa avere la possibilit­à di candidarsi, io starei in attesa di una parola del generale....”. Ma come, non eravamo d’accordo che è il par- tito della coalizione che arriva primo alle elezioni che propone il premier al presidente Mattarella? Deve aver rimuginato intanto Salvini, che dopo aver letto gli ultimi sondaggi, con Forza Italia data come formazione leader del centrodest­ra, è diventato di umore nero. E arrivato a Montecitor­io dopo aver fatto le prime dichiarazi­oni a L’aria che tira su La7 ha provato a buttare la palla in tribuna: “Non ci sono ministeri da distribuir­e, non me ne frega un accidente, a me interessa il programma, l’Italia ha dei problemi, vanno risolti seriamente” sbraita.

“VORREI SAPERE da Berlusconi come cambiamo la legge Fornero, visto che l’ha votata e visto che io la voglio cambiare, vorrei sapere qual è l’impegno scritto – dal notaio, dal macellaio o dal panettiere – di Forza Italia per mandare in pensione gli italiani”, attacca livido il segretario del Carroccio minacciand­o una campagna elettorale fraticida. Ma intorno, dentro e fuori casa sua, non trova sponde. “Faccio mio il più classico motto calcistico: c’è solo un Presidente!” si permette di maramaldeg­giare Michaela Biancofior­e, di FI.

Prime crepe Non solo il generale, le fughe in avanti dell’ex Cavaliere spaccano il centrodest­ra

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Ansa Vista da Pinuccio La chat inventata dal comico Pinuccio e il generale Gallitelli con la Pinotti
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