Brexit, la May si compra dall’Ue la sopravvivenza
50 miliardi La premier conservatrice in difficoltà paga il prezzo richiesto da Bruxelles per l’uscita dall’Unione. Ora teme la rivolta anche nel suo partito
L’esclusiva è del Telegraph , il quotidiano britannico più vicino ai Conservatori: i negoziatori britannici e quelli europei avrebbero raggiunto un accordo sul conto del divorzio fra Regno Unito e Unione europea.
L’Unione chiedeva 60 miliardi di euro. Il governo May ha resistito per mesi, con una parte della stampa e dell’opinione pubblica che parlava di pretese predatorie da parte dell’odiata Bruxelles. Il conto finale si aggirerebbe fra i 45 e i 55 miliardi, cifra, spiega il Telegraph, deliberatamente “lasciata aperta a diverse interpretazioni”, e dipendente da come “ognuna delle parti calcolerà il dovuto sulla base di una metodologia condivisa”. L’accordo sarebbe stato raggiunto alla fine della scorsa settimana.
UNA ACCELERAZIONE dettata dal capo negoziatore Ue Michel Barnier che, dopo mesi di stallo nei negoziati, aveva imposto ai britannici di “fare sufficienti progressi” prima del cruciale Consiglio europeo del 14 e 15 dicembre. Una sconfitta per Theresa May? Di certo, il governo è stato costretto a ce- dere sul fronte finanziario, dopo una offerta iniziale limitata a 20 miliardi in due anni, accolta a Bruxelles con aperta insofferenza. La pressione delle ultime settimane aveva portato ad alzare la cifra a circa 40 miliardi, vincendo la resistenza degli hard-brexiteers al go- teers”