Il Fatto Quotidiano

Il calmante Padoan e lo spacciator­e Draghi

- » MARCO PALOMBI

Pier Carlo Padoan, si sa, è un calmante naturale: il sistema bancario è solido, i conti pubblici sono a posto, la crescita cresce, oggi è brutto ma domani c’è il sole, ultimament­e in centro c’è parcheggio e, naturalmen­te, l’importante è la salute. Ieri il ministro dell’Economia è stato, per così dire, somministr­ato agli assicurato­ri dell’Ania e ha tolto pure a noi un’ansietta che avevamo da tempo. Non è che con la fine del Quantitati­ve easing della Bce a noi terroni dell’Europa succedono le cose brutte? Mac- ché: “L’uscita dal Qe non deve spaventare: viene valutata ed è giusto che sia così o le economie europee rischiano di addormenta­rsi, di essere come drogate da un regime di tassi bassi e invece dobbiamo tornare alla normalità”. Basta con la droga e niente paura, dice Padoan, perché “in un mondo con tassi più alti ci sono vari aspetti positivi”: “Tassi più alti danno margini di profitto maggiori (sorrisi assicurati­vi, ndr). Inoltre in un mondo di tassi più alti deve esserci anche un po’più di inflazione, che è il nostro vero problema, e se c’è più inflazione la dinamica del Pil nominale migliora e ha un impatto positivo sul debito”. E se coi tassi alti ci dev’essere l’inflazione, allora ci sarà: basta con ’sto Draghi che spaccia il Qeagli angoli dei mercati! Solo una domanda: ma il Quantitati­ve easing non l’avevamo fatto per far salire l’inflazione “stampando moneta”? E ora pare che la bassa inflazione sia colpa sua. Ma pensa te. Spazio pubblicita­rio: Dubbi? Ansia? Negatività? Troppe sofferenze? Basta un Padoan, il calmante naturale.

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