Non solo Lapo: “Ecco come funziona la cura anti-coca”
La stimolazione magnetica
“Tutti cadono, tutti possono risalire indipe ndentemente dalla notorietà. Da vecchio, ho 40 anni, posso dire ai giovani che io ho avuto le mie vicissitudini legate alle droghe, ma le ho combattute. E per farlo ho avuto l’aiuto di un medico incredibile, il professor Gallimberti, che ha inventato un nuovo sistema di cui non si parla”. Lapo Elkann, durante Otto e mezzo, ha confessato così a Lilli Gruber il suo percorso, dopo l’abuso di cocaina, grazie alla Stimolazione magnetica transcranica (Tms). La tecnica, approvata dalla Food and Drug Administration statunitense e dalle autorità sanitarie europee per il trattamento della depressione, può infatti togliere il desiderio della droga attraverso la stimolazione con onde magnetiche di una piccola area del cervello.
SCOPERTA ITALIANA. Il protocollo è stato messo a punto da Luigi Gallimberti, psichiatra tra i maggiori esperti in terapia delle dipendenze, per anni direttore del Servizio di tossicologia clinica delle farmacodipendenze dell’U niversità di Padova, e dallo psicologo Alberto Terraneo.
Ma le premesse scientifiche sono state poste dal neuroscienziato Antonello Bonci, direttore scientifico del Nida, prestigioso Istituto Nazionale di Bethesda del Maryland (Usa) per la ricerca e cura delle tossicodipendenze. Bonci ha utilizzato l’optogenetica (l’utilizzo delle onde luminose) per trattare ratti dipendenti da cocaina facendoli smettere. “Il trattamento – spiega il professor Gallimberti, che a settembre ha aperto un centro a Milano dopo quello inaugurato di recente a Padova – è molto incoraggiante: è priva di controindicazioni e di effetti collaterali, non è invasiva e i risultati sui quasi 400 pazienti trattati negli ultimi quattro anni sembrano persistere nel tempo”. Lo studio pilota su 32 pazienti, il cui risultato è stato pubblicato sul prestigioso European Neuropsychoph arma cologyaf in e2015,h adimostrato una differenza statisticamente significativa tra il gruppo trattato con Tms e quello con i farmaci.
COME FUNZIONA. Il protocollo di Gallimberti e Bonci consiste in sedute che durano 12 minuti l’una. Si parte con una doppia seduta quotidiana per 5 giorni, per passare a due al giorno una volta alla settimana per 11 settimane. E, infine, una seduta ogni 15 giorni per tre mesi. Al momento la Tms non è nel prontuario sanitario nazionale e i costi sono a carico dei pazienti. Per ogni seduta in Italia si spendono circa 100 euro. Ma a Roma e a Chieti i professori Martinoti e Di Giannantonio hanno iniziato una sperimentazione alla quale è possibile partecipare gratuitamente.
I NUMERI. “Non abbiamo la bacchetta magica – dice Gallimberti – ma la Tms è comunque il primo trattamento al mondo potenzialmente in grado di risolvere la dipendenza da cocaina”. Si stima che in Italia ci siano 500 mila cocainomani abituali (negli ultimi 10 anni il prezzo della polvere bianca è sceso, aumentando il numero dei consumatori), mentre sono tre milioni quelli che hanno provato a sniffare coca almeno una volta nella vita. La conseguenza? La droga ti prende piano piano e non ti lascia più, facendo perdere lucidità, capacità di decidere e personalità. L’astinenza da cocaina è la più insidiosa: non è dolorosa come per l’eroina, ma crea nel cervello la stessa sensazione di impazzimento come quando si ha sete, ma non si può bere. La ricerca si è meritata l’attenzione e l’appoggio del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità con molte parole d’encomio ma poche risorse dal punto di vista dei fondi. Il professor Bonci, cervello in fuga che nel 1998 ha deciso di trasferirsi in America (“Le opportunità sono imparagonabili”), dall’alto dei 90 milioni di dollari di fondi che gestisce ogni anno per il suo dipartimento lancia un appello: “È vergognoso che l’Italia investa nella ricerca solo lo 0,8% del Pil contro il 3% di Francia e Germania. Il governo aumenti i fondi almeno dello 0,5% all’anno”.
Il governo aumenti i fondi nella ricerca: l’Italia investe solo lo 0,8%, contro il 3% di Francia e Germania
IL PROF. ANTONELLO BONCI