Malata di leucemia, rifiutò le chemio: prosciolti i genitori
▶SONO STATI prosciolti dall’accusa di omicidio colposo Lino Bottaro e Rita Benini, i genitori di Eleonora, la diciottenne di Bagnoli di Sopra, in provincia di Padova, morta il 29 agosto del 2016 perché malata di leucemia linfoblastica. Aveva rifiutato di farsi curare con la chemioterapia. Secondo il pm, che aveva chiesto il rinvio a giudizio, erano stati i genitori a convincere la figlia – che quando si è ammalata era ancora minorenne – a non sottoporsi alla chemioterapia, e avrebbero anche cercato cure alternative rivolgendosi a una clinica in Svizzera. Da qui le accuse di omicidio colposo, dalle quali ieri i due genitori sono stati prosciolti perchè il fatto non costituisce reato. “Il Gup con questa sentenza ha preso atto del principio della libertà di scelta delle cure mediche e di autodeterminazione anche in un soggetto minorenne - spiega l’avvocato Roberto Mastalia di Perugia che per due anni ha assistito i genitori di Eleonora -. È stato insomma affermato il principio che la chemioterapia è un trattamento che non può essere imposto, e che è un diritto della persona, anche minorenne, quello di scegliere se sottoporsi o meno alle cure”.