Tornano gli “anarchici” Attentato ai carabinieri
Ordigno all’alba davanti a una caserma, nessun ferito. La rivendicazione sul web
L’annunciato “dicembre nero” delle cellule anarchiche internazionali si fa sentire nella Capitale d’Italia. Nessun ferito, visto che era l’alba, ma un colpo simbolico a quelli che chiamano “i principali tutori dell’ordine mortifero del capitalismo”, con il quale chi ha agito afferma di aver “portato la guerra in casa del ministro M in n it i ”. A 9 anni esatti dall’uccisione del giovane anarchico Alexandros Andréas Grigoropoulos – avvenuta durante gli scontri di Atene del 6 dicembre 2008 – per mano della polizia greca, e nel mese del quarto anniversario della morte del sovversivo cileno Sebastián Oversluij, la cellula “Santiago Maldonado” de l Fronte Anarchico Informale, intitolata all’attivista argentino che lottava per i Mapuche ed è stato ucciso in Patagonia, ha rivendicato l’esplosione avvenuta ieri mattina prima dell’alba, intorno alle 5.30, davanti l’ingresso della stazione dei carabinieri San Giovanni, in via Britannia a Roma.
UN ORDIGNOrudimentale, un termos d’acciaio con 1,6 kg di esplosivo innescato da un timer, che ha provocato un tonfo nel popoloso quartiere semi-centrale della Capitale, a due passi dalla Basilica di San Giovanni in Laterano, ai lati di un’arteria che da lì a qualche ora sarebbe stata invasa dalle automobili. Nessun danno ai militari che operavano nell’edificio, né ai passanti: solo uno scalino in marmo divelto dall’esplosione. Nelle immagini riprese dalla telecamera di sicurezza, gli inquirenti hanno notato due uomini incappucciati fino al volto, vestiti di nero, attraversare la strada poco prima dell’esplosione e piazzare l’ordigno, ma risulterebbe difficile al momento risalire alla loro identità. Scarso anche l’aiuto fin qui fornito da possibili testimoni, fra cui i dipendenti di una cornetteria notturna che è di fronte alla caserma.
La “chiamata all’azione” del Fronte Anarchico Informale per il “black december” era arrivata dal Cile il 30 novembre scorso e aveva fatto il giro del web. Nella loro rivendicazione, i componenti della cellula Maldonado fanno riferimento in particolare ai “recenti accordi del ministro Minniti coi sanguinari colonnelli libici”, ovvero la collaborazione stretta dal governo italiano con le autorità della Libia; patti fortemente contestati da sinistra perché alla riduzione degli sbarchi in territorio italiano corrisponde in Libia l’aggravarsi delle condizioni di vita e il moltiplicarsi delle denunce di violenze tortura nei campi dei migranti che fuggono dalle guerre in Niger e Sudan. Nel loro documento, gli anarchici hanno ricordato i l p a cco-bomba recapitato il 12 gennaio 2004 a Bologna all’allora presidente della Commissione Europea, Romano Prodi; la lettera esplosiva del 9 dicembre 2011 che costò una grave ferita alla mano al direttore di Equitalia Roma, Marco Cuccagna e la gambizzazione
Contro Minniti
Nel documento diffuso su Internet attacchi al ministro dell’Interno e alle intese con la Libia