Il Fatto Quotidiano

La stangata in farmacia

Decreto Lorenzin: raddoppio tariffa notturna e rincaro “galenici”

- » LUCIANO CERASA

■ L’ultima mossa contro malati e famiglie. In città il sovrapprez­zo per gli acquisti fatti “fuori orario” passa da 3,87 euro a 7,50, fuori si arriva a 10. Salasso anche per i medicinali preparati in farmacia. La testimonia­nza di Gaetano: “Il costo delle capsule contro l’epilessia per mia figlia è passato da 50 a 100 euro. Pensavo ad uno sbaglio, invece è tutto vero”

Aumentano le “tasse di farmacia”, i sovrapprez­zi che remunerano i farmacisti tenendo conto delle prestazion­i offerte. E mentre la quota della spesa sanitaria rispetto al welfare diminuisce e aumenta la percentual­e dei cittadini che non possono più curarsi per i tempi di attesa e per i superticke­t applicati dalle Regioni, il ministero della Salute di Beatrice Lorenzin fornisce l'ennesima mancia pre-elettorale al settore farmaceuti­co: il raddoppio del ticket per l'acquisto di farmaci in fascia notturna e una revisione dei prezzi dei prodotti galenici.

Un decreto ha stabilito infatti da novembre un aumento del 100% dei cosiddetti diritti addizional­i di chiamata notturna, cioè il costo che la farmacia di turno addebita al cittadino che si rivolge al farmacista durante l’orario di chiusura. Le nuove tariffe prevedono per le farmacie urbane e rurali “non sussidiate” un importo di 7,50 euro e per le farmacie rurali “su ss id iat e” un importo di 10 euro. Prima del decreto il diritto addizional­e riconosciu­to, aggiornato nel 2007, era di 3,87 euro. Con il provvedime­nto si penalizza pesantemen­te proprio l'utenza che si trova costretta a reperire un farmaco negli orari più disagiati per fronteggia­re un'emergenza, un medicinale per un anziano o un bambino che sta male, per un implacabil­e mal di denti, una colica o banalmente per avere un anticoncez­ionale.

C'È POI LA QUESTIONE dei prodotti galenici. Il decreto del ministero ha infatti disposto un nuovo metodo di determinaz­ione del prezzo dei farmaci preparati in farmacia in modo estemporan­eo e integrale, sia per uso umano che veterinari, che tiene conto “sia del costo delle sostanze, dei costi di preparazio­ne e soprattutt­o della profession­alità dei farmacisti”. La variabile che lascia libero il campo a fluttuazio- ni del prezzo incontroll­abili sembra proprio quest’ultima. L'effetto pratico lo spiega bene al Fatto Gaetano, papà di una bimba disabile grave che deve assumere un farmaco per crisi epilettich­e. “Il farmaco mi viene fornito dell'Asl gratuitame­nte nel formato di capsule da 500mg ma siccome la bambina deve assumerne 300 mg al mattino e 300 mg alla sera sono stato costretto a ricorrere ai laboratori farmaceuti­ci dove effettuano la divisione del farmaco in capsule più piccole. Circa 1 mese e mezzo fa ho pagato 50 euro per la suddetta preparazio­ne (300 capsule); questa settimana ritornando al laboratori­o per ritirare la nuova preparazio­ne mi sono trovato la 'sorpresa' di avere dovuto pagare circa 100 euro per la stessa. Pensavo ad uno sbaglio ma il farmacista mi ha spiegato che il Ministero aveva aumentato le tariffe per i preparati galenici: la solita manovra del governo per tartassare chi soffre per la salute”.

LA NUOVA TARIFFA prevede infatti che il prezzo di vendita al pubblico dei medicinali sia formato principalm­ente in base a tre fattori: la tabella dei prezzi delle sostanze “aggiornato sulla base degli attuali prezzi di listino”; l’importo indicato nella tabella dei costi di preparazio­ne “a tt u alizzato sulla base delle forme farmaceuti­che presenti nella Farmacopea ufficiale, che tiene conto altresì dei tempi necessari per l’a l l e s t imento delle s t es s e ” e l’i ncremento del

40% sui costi di preparazio­ne previsti dalla precedente tabella “al

Conti in tasca

In città il sovrapprez­zo passa da 3,87 a 7,50 euro, fuori si dovranno pagare 10 euro

fine di compensare gli oneri connessi alle attività generali, preliminar­i e successive all’allestimen­to della preparazio­ne”. La novità, spiegano le associazio­ni di categoria, è stata resa possibile “g razie” al lavoro svolto da un tavolo tecnico istituito presso il ministero, al quale hanno partecipat­o rappresent­anti di Fofi, Ferderfarm­a, Asfi, Assofarm, Farmacie unite, Sifap e Utifar, cioé solo gli stessi farmacisti pubblici e privati, nelle varie forme associativ­e.

 ??  ??
 ?? Ansa ??
Ansa
 ??  ?? Solita ricetta Il ministro Beatrice Lorenzin
Solita ricetta Il ministro Beatrice Lorenzin

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy