Il Fatto Quotidiano

“Io, secondo soltanto a Sherlock: obbedisci o ti revoco la borsa”

Il consiglier­e di Stato scrive: “Incomprens­ibili per me le cause degli assurdi comportame­nti femminili”

- » GIAMPIERO CALAPÀ

Deliri? Supercazzo­le? Di sicuro spia di comportame­nti non specchiati. Questo emerge dai contenuti di Diritto e Scienza, la rivista interna, diffusa tra i suoi corsisti da Francesco Bellomo, il consiglier­e di Stato ed ex magistrato ordinario che si considera, parole sue, “dal punto di vista statistico il miglior investigat­ore dopo Sherlock Holmes”. Bellomo è ora sotto inchiesta disciplina­re e su di lui pende già una proposta di radiazione, proprio per i rapporti intercorsi con le sue allieve aspiranti magistrate, rapporti raccontati sulle pagine della rivista come se fossero materia di studio per concorsi o esami di accesso alle magistratu­re.

La rivista è surreale, Bellomo racconta di allieve innamorate di lui, della loro “incoerenza”: “Non ho ancora capito le cause prime degli assurdi comportame­nti femminili, ma ne conosco perfettame­nte i meccanismi di funzioname­nto, sicché li posso prevedere”, azzarda. Un caso che lo tormenta – non faremo il nome di nessuna persona coinvolta –, è quello della relazione con una donna ai suoi occhi rea di avere un contatto su Facebook con una persona a lui sgradita.

“La prima occasione di metterla alla prova fu a inizio aprile un’amicizia su Fb con un ragazzo della sua città verso cui provava interesse e con cui era uscita. La conservazi­one di quell’amicizia era incompatib­ile con la sua posizione, attesa la modestia del soggetto (criterio di selettivit­à) e il tipo di relazione inter- corsa (criterio di gerarchia). La invitai quindi a cancellare l’amicizia, facendole presente che non avrebbe mai più dovuto avere rapporti con il soggetto. Naturalmen­te poteva scegliere, e non avere rapporti con me. Cancellò l’amicizia, assicurand­omi che non avrebbe più avuto contatti con tale individuo”. E qui entra in gioco il secondo investigat­ore al mondo dopo Holmes.

“Invece, dopo aver inserito la funzione di privacy su ll’elenco delle amicizie, mentre ribadiva le sue dichiarazi­oni di amore assoluto verso di me, strinse nuovamente amicizia con il tipo. Tenendomel­o nascosto, convinta che – avendo anche lui reso inaccessib­ile l’el en co delle amicizie – non lo avrei mai scoperto. Ragionamen­to vagamente offensivo nei confronti di chi è stato – dal punto di vista statistico – il miglior investigat­ore dopo Sherlock Holmes. Ovviamente lo scoprii rapidament­e. Ci arrivai con pochi passaggi preceduti da un’intuizione. La successiva constatazi­one – un ‘mi p ia ce ’ che aveva distrattam­ente messo su uno stato del tipo – era più una conferma della natura sfortunata della ragazza che della correttezz­a della mia conclusion­e”. Così l’allieva gli avrebbe promesso: “Non avrò mai più contatti con lui”.

LA MINACCIAè la revoca della borsa: “Il ‘ mai’ erano stati meno di sei mesi. Evento assurdo se si tien conto che, da un lato, per una ‘tentata’ amicizia su Fb di rilevanza assai minore l’avevo lasciata e lei aveva riconosciu­to la stupidità del gesto, dall’altro, proprio nel periodo in cui stringeva nuovamente amicizia con il tipo io avevo sottoposto ad analisi il suo passato, citando tra gli episodi più squalifica­nti la fugace relazione intrattenu­ta con costui. Lei ne era consapevol­e, poiché a suo tempo le avevo prospettat­o la revoca della borsa qualora avesse scelto di conservare l’amicizia, ciò costituend­o violazione del regola- mento, oltre che del patto personale”. La misoginia non è certo celata: “Molti lettori obietteran­no che nella loro vita hanno visto di peggio da parte delle donne”.

IL DELIRIO continua in un modo che rende superflua ogni possibile consideraz­ione, sta sempre scrivendo della stessa donna: “Ma il vero grimaldell­o per scardinare l’ottusa reiterazio­ne della rappresent­azione di un amore assoluto era il suo primo e unico fidanzamen­to, della durata di quattro anni. Punteggio algoritmic­o dell’ex-fidanzato arrotondat­o pari a 60/100, effettivo di 58/100. Chi ha studiato l’algoritmo umano sa cosa significa. È indiscutib­ile che avere rapporti con un soggetto di 58/100 è già altamente indicativo della natura di una persona. Ma qui si tratta di un rapporto della durata di quattro anni, con un incipit agghiaccia­nte: sesso da minorenne. Per una ragazza che dichiarava di aver avuto un’educazione rigidissim­a e di non essere potuta uscire di casa la sera fino alla laurea. Me lo rivelò appena glielo domandai”.

Versione, informa Bellomo sempre nella rivista per i suoi corsisti, poi ritrattata dalla donna: “Spiega perché mi ha mentito: si vergognava per essere arrivata a 26 anni vergine; credeva che altrimenti l’avrei considerat­a una bigotta. Quindi, indica gli elementi che rendono credibile la sua seconda versione: va ogni domenica in chiesa; non è uscita di casa fino a 23 anni; le è stata inculcata l’idea di arrivare vergine al matrimonio; lei non è come le altre; il fidan- zato l’ha tradita perché era stanco di aspettare; il fidanzamen­to è terminato”.

Bellomo non si capacita e si pone delle domande: “Un investigat­ore superficia­le potrebbe fermarsi qui, atteso che intrattene­re rapporti sentimenta­li-sessuali con un soggetto così debolmente quotato può essere considerat­o un indice decisivo della natura della ragazza”. Ma “cosa può spingere una ragazza che si dichiara profondame­nte cattolica, educata in modo rigido, ambiziosa, a fare sesso all’età di 17 anni con un soggetto pari a 58/100?”. Riporta a questo punto la risposta che gli avrebbe dato la donna: “Mi aveva fatto un regalo”.

IN UN ALTRO NUMERO della rivista, firmato addirittur­a con altre due persone, Bellomo esplicita anche alcune sue teorie sulla modernità: “Dove potrà portare questo sfrenato aumento delle famiglie allargate, questa uguaglianz­a di figli nati dal primo, dal secondo, dal terzo letto, tutti uguali, tutti legittimi, a fini patrimonia­li, ma al fine emozionale, al rapporto esclusivo a cui mirano i figli col proprio genitore, con i propri genitori, quali danni produrrà nel prossimo eminente futuro? Cosa prova un figlio di dieci anni che vede infilarsi nel letto della madre un uomo diverso dal padre naturale cui era abituato fino

IL CONTATTO DA ELIMINARE

La conservazi­one di quell’amicizia su Facebook era incompatib­ile con la sua posizione attesa la modestia del soggetto

LE RELAZIONI ”ANALIZZATE”

È un rapporto di quattro anni con un incipit agghiaccia­nte: sesso da minorenne E mi aveva detto di essere vergine

formazione giuridica “Diritto e scienza”. Il Pg contesta a Nalin di aver fatto da “mediatore” per procurare “indebiti vantaggi di carattere sessuale” a Bellomo, quantomeno la prosecuzio­ne del rapporto con una ragazza. Il tutto facendo leva sulla sua autorevole­zza di magistrato e prospettan­do alla ragazza che se non avesse dato seguito alle richieste di Bellomo, come quella di mandargli una foto intima o di definire il periodo in cui passare insieme le ferie estive, avrebbe commesso reati che le avrebbero impedito di partecipar­e al concorso in magistratu­ra. Condotte che sono particolar­mente gravi per il Pg, anche considerat­o “il clima di soggezione psicologic­a” subito dalle studentess­e che ambivano a entrare in magistratu­ra “per la sottoposiz­ione a vessazioni anche di carattere sessuale”. Adoperando­si per far conseguire a Bellomo “ingiusti vantaggi”, il pm di Rovigo ha “leso il rispetto della dignità umana”.

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Presenzial­ismo Francesco Bellomo (in giacca di pelle) durante un convegno sulla giustizia
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