Bagnoli, serve la bonifica della bonifica “I veleni nel suolo sono aumentati”
Invitalia rilancia l’allarme: la bonifica di Bagnoli è da rifare e 600 milioni di euro sono andati in fumo durante 25 anni trascorsi tra polemiche, inchieste e rinfacci di responsabilità.
COME HANNO anticipato ieri il Mattino e il Corriere del Mezzogiorno, Invitalia, la società del ministero dell’Economia investita durante il governo Renzi del ruolo di “soggetto attuatore” del programma di bonifica e rilancio dell’ex area industriale, ha pubblicato i dati delle analisi del sottosuolo compiute nei mesi scorsi e validati dagli organismi di controllo ambientale (Arpac, Arpav, Ispra). E i dati non sono affatto buoni: rendono ufficiale che bisognerà procedere alla bonifica an- che per l’area a terra, quella già sottoposta a precedenti interventi. Secondo una perizia depositata al processo davanti alla
Sesta sezione del Tribunale di Napoli nel corso del quale il pm Stefania Buda ha chiesto 8 condanne (sentenza prevista a gennaio), quegli interventi, “così come realizzati, si ritiene abbiano compromesso la futura fruibilità dei luoghi”, perlomeno di quelli a destinazione d’uso residenziale “arrivando talora ad incrementare le concentrazioni inquinanti esistenti prima della bonifica”. Entro il 22 dicembre Invitalia proce- derà alla pubblicazione dei bandi di gara per l’affidamento dei progetti di bonifica di queste aree, comprensive dell’arenile e della zona della colmata.
Il 21 dicembre si svolgerà la cabina di regia alla presenza del commissario Salvatore Nastasi e del ministro per la coesione territoriale Claudio De Vincenti e, secondo il sindaco arancione Luigi de Magistris, “stiamo tutti rispettando il cronoprogramma in uno spirito di leale collaborazione istituzionale, e sapevamo che, prima che arrivassimo noi, c’era stato un grande sper- pero di denaro pubblico”. In questa data Invitalia presenterà lo studio di fattibilità.
CON QUALI risorse lo studio verrà attuato? Si parte dallo stanziamento previsto dal governo Renzi di 272 milioni di euro: 162 milioni per i terreni, 48 per il litorale, 59 per il mare, altri 3 per interventi di contorno. Chissà se saranno sufficienti, alla luce di quanto messo nero su bianco nelle scorse ore. Renzi, da inguaribile ottimista, in primavera si vantò di aver “restituito ai napoletani” il tratto dell’arenile nord di Bagnoli. Si tratta di un pezzo di spiaggia di fronte all’isolotto di Nisida. Peccato ci sia il divieto di balneazione.