Galoppano i processi per corruzione: +44% in 10 anni
Ne ll’ultimo decennio c’è stata “una forte espansione” della corruzione in Italia: a sostenerlo è uno studio dell’ufficio statistica della Regione Sicilia, secondo cui le azioni penali avviate per questo tipo di reato sono praticamente raddoppiate nel periodo che va dal 2006 al 2015.
Il rapporto prende in considerazione sia i procedimenti a livello locale, che quelli a livello nazionale. E per entrambi i risultati non sono confortanti. Non è solo la corruzione ad essere in aumento (+44,7% in Italia, addirittura +143,1% sull’isola): salgono anche i reati di abuso d’ufficio ( rispettivamente + 11% e 32,4%) e peculato (56,6% e 25,8%), mentre cala solo la concussione (-14,3% e 11,8%). Complessivamente, la media è di +16,8% nel Paese e +52,2% all’interno della Regione.
Il dossier, poi, scende nel dettaglio di tutte le denunce registrate nel corso del 2015, l’ anno più recente a disposizione: i reati contro la pubblica amministrazione sono stati 80 mila in tutto il Paese (8.273 sull’isola), di cui esattamente la metà archiviati: quello più diffuso è l’abuso d’ufficio, con 7.343 casi. Almeno per il 2015, però, i numeri sembrano indicare un leggere miglioramento rispetto al passato: a livello nazionale, infatti, i reati con inizio dell’azione penale hanno registrato un calo del 7% sull’anno precedente (-4,8% in Sicilia).
Se i segnali recenti sono dunque incoraggianti, sul lungo periodo il trend resta fortemente negativo. E lo studio prova anche a fornire una spiegazione: “Per la forte espansione dei fenomeni corruttivi – si legge nel documento – è da considerare come elemento esplicativo una probabile maggiore propensione dei cittadini alla denuncia.” La corruzione c’era prima e c’è ancora, insomma. Adesso, almeno, viene denunciata.