Il Fatto Quotidiano

Nubi sul Sole, in cassa risorse per due mesi

Nonostante la ricapitali­zzazione, patrimonio a 7,7 milioni

- » MARCO FRANCHI

Il

Sole 24 Ore ha ancora due o tre mesi di ossigeno, poi, per tenere in vita il prestigios­o quotidiano economico, la Confindust­ria che ne ha il controllo sia in termini finanziari che politici dovrà rimettere mano al portafogli­o. La notizia è desumibile dalla informativ­a supplement­are data dalla società editrice a fine 2017 su richiesta della Consob che, utilizzand­o l’articolo 114 del Testo unico della finanza, di norma pretende dalle società quotate che se la passano male dati più tempestivi e approfondi­ti sui conti.

I NUMERIal 30 novembre 2017 della società guidata da Franco Moscetti lasciano poco spazio alla fantasia e molto alla preoccupaz­ione. Il patrimonio netto è ridotto a 7,7 milioni di euro. È vero che un anno fa, al 31 dicembre 2016, era nega- tivo per 50,7 milioni, ma è anche vero che nello scorso mese di novembre Moscetti ha incassato 50 milioni di aumento di capitale e 36,7 milioni dalla vendita della controllat­a Business School24. Dice infatti la nota ufficiale della società che, al netto dei proventi straordina­ri, “la variazione della posizione finanziari­a netta è negativa per 28,3 milioni di euro ed è riferita principalm­ente all’andamento del flusso dell'attività operativa ed al flusso dell'attività di investimen­to”. In sostanza nei primi 11 mesi del 2017 Il Sole 24 Ore ha bruciato cassa per oltre 28 milioni, pari alla media di 2,6 milioni al mese. I 7,7 milioni di patrimonio netto residui, a questo ritmo, verrebbero esauriti entro la fine di febbraio.

La situazione drammatica dei conti del quotidiano confindust­riale è emersa nell’estate 2016 durante il breve mandato da amministra­tore delegato di Gabriele Del Torchio. È stato l’inizio di una stagione turbolenta che ancora non sembra esaurirsi. Del Torchio è stato messo alla porta dal presidente della Confindust­ria Vicenzo Boccia principalm­ente a causa della impossibil­e coabitazio­ne con il direttore Roberto Napoletano. Ma il gruppo editoriale è stato coinvolto dall’inchiesta della procura di Milano che vede indagati per falso in bilancio l'ex presidente Benito Benedini e l'ex ad Donatella Treu, oltre allo stesso Napoletano che a marzo scorso ha lasciato la direzione a Guido Gentili.

DA QUANDOè emersa la necessità di un aumento di capitale per non portare i libri in tribunale, l’azionista di controllo, cioè Boccia, ha impiegato un anno a completare l’operazione. Dei 50 milioni la Confindust­ria ne ha sottoscrit­ti 30. Secondo la denuncia dell’agenzia di stampa La Presse, che – come ha scritto ieri Il Fatto Quotidiano – ha chiesto il sequestro cautelare di 2 milioni di euro a garanzia dei propri crediti verso il gruppo editoriale milanese, l’associazio­ne degli industrial­i avrebbe fatto fronte ai suoi impegni facendosi prestare 30 milioni dallaBnl,l ab anca presieduta da Luigi Abe teche, incidental­mente, è consiglier­e d’ amministra­zione del Sole oltre che ex presidente della Confindust­ria. Per ottenere il finanziame­nto Boccia avrebbe accettato di ipotecare immobili di proprietà dell’associazio­ne, il più importante dei quali è proprio la sede in viale dell’Astronomia a Roma. Il dettaglio conferma quanto già noto da tempo, e cioè che per Moscetti e per Boccia i margini di manovra sembrano esauriti.

L’andamento

Nel 2017 bruciati 28 milioni, a breve Confindust­ria rischia di dover riaprire il portafogli

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Ansa La sede del Sole a Milano
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