Il Pd ha salvato la coppia di Rai1: respinti su tutto i Cinque Stelle
Il regolamento della par condicioapprovato ieri in commissione di Vigilanza ha dunque salvato Che tempo che fae Porta a Porta: con la bocciatura degli emendamenti del M5S, i d u e p r ogrammi saranno ricondotti sotto testata giornalistica e potranno ospitare esponenti politici durante la campagna elettorale. I 4 emendamenti dei grillini ( chiedevano la sospensione dei programmi di infotainment oppure che essi non potessero ospitare politici; altri due prevedevano il divieto di conduzione per i non giornalisti – Fazio – o per chi ha contratti di natura artistica – Fazio e Vespa) sono stati respinti. La par condicio entra in vigore subito e si divide in due passaggi. Fino al 29 gennaio, data di scadenza di presentazione di liste e candidati, vige una sua applicazione soft in cui le trasmissioni sotto testata giornalistica devono osservare “criteri d’imparzialità, equità, completezza, correttezza e pluralità dei punti di vista ed equilibrio delle presenze”.
Dal 29 gennaio fino alla data del voto entra in vigore la parte più severa, in cui, cronometro alla mano, vengono calcolati tempi e spazi concessi a tutte le forze politiche e ai diversi esponenti. In quel periodo metà del tempo viene concesso alle singole liste e l’altra metà alle coalizioni. In questo senso sono favorite quelle liste che non si presentano in coalizione o sono all’interno di mini coalizioni. Dal 17 febbraio, invece, scatta lo stop alla diffusione dei sondaggi. Su tutto a vigilare è l’Agcom che, in caso di violazioni, può comminare sanzioni.