Il Fatto Quotidiano

Lavanderia dei boss: “Qui in Germania possiamo fare tutto”

In un report riservato della polizia federale tedesca Bka gli affari delle ’ndrine, la presenza e il controllo del territorio

- » DAVIDE MILOSA

Dall’Assia a Stoccarda. Dalle città di Duisburg ed Erfurt. Poi Bochum, Monaco di Baviera, Lipsia. Dalla Renania al land del Baden-Württember­g. Germania provincia di ’ndrangheta. Intercetta­to il giovane Vincenzo Farao, figlio di un boss di Cirò Marina, spiega: “In Germania possiamo fare tutto”. Mentre Luigi Muto, trait d’union con la cellula tedesca esclama: “Se tieni la cosa della Germania, là puoi fare i miliardi (…). La Germania è una lavanderia”. L’operazione Stige di ieri, coordinata dalla Procura di Catanzaro, conferma un quadro già delineato dalla Bka, ovvero la polizia federale tedesca, in un corposo report riservato. Cinquantun­o i locali censiti (ristoranti, hotel, appartamen­ti) riconducib­ili ai clan. Circa 200, invece, i cognomi in odor di mafia residenti in Germania. Dai Farao di Cirò Marina ai Grande Aracri di Cutro, dagli Iamonte di Melito Porto Salvo, fino all’esercito di San Luca. Non a caso il report della Bka viene definito “il sanlucario tedesco”. E non solo perché la strage di Duisburg del 15 agosto 2007 ha smascherat­o gli affari dei potenti clan di San Luca.

Buen retiro per latitanti e l’albergo pagato dall’Ue

ringa. Qui “membri del clan di San Luca sono riusciti in brevissimo tempo ad acquistare pizzerie di alto livello e immobili”. Personsagg­io di spicco è Sebastiano Pelle legato al clan Vottari alias Frunzu. “Lo stesso – annota la Bka – ha anche legami di parentela con il clan Nirta”.

Il summit con i capimafia più potenti della Locride

La città di Stoccarda è storicamen­te un luogo di elezione delle ’ ndrine. Qui si è svolto un summit ai più alti livelli. Avviene nel 1992. “Si ritiene – scrive la polizia federale – che allora siano venuti a Stoccarda il capoclan Sebastiano Romeo , alias Staccue Antonio Pelle, alias Gambazza ”. Ecco, infine, il quadro tratteggia­to dalla Bka: “Per quanto riguarda le famiglie Romeo e Pelle si deve partire dal presuppost­o che siano strutturat­e secondo suddivisio­ni a camere stagne. Per la Germania si potrebbe presupporr­e una struttura di questo tipo: il ramo operativo per gli stupefacen­ti verrebbe guidato dai Mammoliti. La parte finanziari­a potrebbe essere gestita da Giuseppe Giorgi”. Si tratta del “boss manager” detto ’u Capra recentemen­te arrestato dopo 23 anni di latitanza. La Germania oggi è la terra promessa dei clan. Tutto si può fare, basta non fare rumore. Lo sa bene Vincenzo Barbieri, altro emissario dei cirotani che spiega: “Ho detto Melsungen (città dell’Assia, ndr) deve essere una chiesa perché qua ci sono amici nostri che vanno e vengono e qua non devono cominciare a rompere il cazzo con queste cacatine”.

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