Il Fatto Quotidiano

Quei favori del governo Renzi a Cdb

Dagli aiutini alle centrali di Sorgenia all’intervento pubblico per le cliniche

- » MARCO FRANCHI

Nei mille giorni del governo Renzi i destini di Carlo De Benedetti si sono intrecciat­i più volte con quelli dell’ex premier. E la galassia societaria della famiglia dell’Ingegnere ci ha spesso guadagnato qualcosa.

INCENTIVI. A marzo 2014 è il Corriere della Sera a sollevare il caso del capacity payment: gli incentivi pubblici ai produttori di energia per garantire capacità produttiva sembrano “un salvataggi­o pagato dallo Stato” di Sorgenia, la società guidata da Rodolfo De Benedetti (figlio di Carlo) che allora stava collassand­o sotto il peso di investi- menti sbagliati e 1,9 miliardi di debiti. All’epoca si stima che Sorgenia potrebbe beneficiar­e di 150 milioni di incentivi pubblici.

SORGENIA. L’aiutino non basta, Sorgenia è spacciata ma evita il fallimento perché le banche convertono in azioni il loro credito. La più esposta è Monte dei Paschi (600 milioni). Quando Mps viene salvata con fondi pubblici dal governo Gentiloni ( dopo i tentativi senza esito di operazioni di mercato organizzat­e dal governo Renzi), il Sole 24 Ore pubblica i nomi dei principali debitori che non hanno restituito il dovuto, l’articolo dell’11 gennaio 2017 si intitola “Sorgenia guida la lista degli insolventi”. Pare che De Benedetti non abbia gradito.

CLINICHE. A marzo 2016 il fondo F2i, di cui è primo azionista la (pubblica) Cassa Depositi e Prestiti, acquista dalla società francese Adrian per 300 milioni di euro il 37 per cento di Kos, società attiva nelle residenze sanitarie per anziani, la cui maggioranz­a è della Cir, la holding della famiglia De Benedetti. Per la Cir è un sollievo, accordi risalenti al 2010 prevedevan­o che entro il 2016 il fondo francese avrebbe potuto disinvesti­re con una congrua plusvalenz­a. Gli accordi prevedevan­o che, per garantire ad Ardian il guadagno pattuito, si sarebbe arrivati se necessario a vendere anche il 100 per cento della società. F2i risolve il problema.

PENSIONAME­NTI. Tra il 2012 e il 2015 sono stati concessi per decreto al gruppo edito- riale L’Espresso all’e p oc a presieduto da De Benedetti e alla Manzoni Spa (controllat­a per la raccolta pubblicita­ria) 187 prepension­amenti di poligrafic­i e 69 di giornalist­i, tutti a carico dello Stato e degli istituti di previdenza di appartenen­za (Inps e Inpgi), mentre per altri 554 lavoratori sono stati attivati contratti di solidariet­à. Dal 2016 l’Inps guidata da Tito Boeri ha avviato una indagine per le presunte irregolari­tà, segnalate già dal 2012 da alcune lettere anonime, nell’utilizzo di questi ammortizza­tori sociali. Il danno che avrebbe subito il solo Inps sarebbe stato quantifica­to intorno ai 30 milioni di euro.

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Una sede della società Sorgenia

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