Il Fatto Quotidiano

Tutto il calcio voce per voce, verbo per verbo

La storica trasmissio­ne festeggia il 58esimo compleanno a “Zona Cesarini”

- STE. CA.

“Goooooool”. Un urlo belluino, uno sconosciut­o spettatore che, il 30 gennaio 1972 al minuto 85 di Catanzaro-Juventus, irrompe nel gabbiotto Rai, strappa il microfono a Enrico Ameri e grida all’Italia la sua gioia per il gol di Mammì, che – su angolo di Braca – ha appena fatto esplodere gli oltre ventimila tifosi del Comunale di Catanzaro.

UN’EMOZIONE unica nella storia dei gialloross­i calabresi che nessuna immagine tv saprebbe rendere con la stessa efficacia di questo vecchio nastro radio. Benvenuti – o meglio, bentornati – nel mondo di Tutto il calcio minuto per minuto, quando il calcio era anche un esercizio di vocabolari­o e i calciatori non avevano soprannomi. La storica trasmissio­ne di Radio Uno ha festeggiat­o mercoledì sera il suo 58 º compleanno (andò in oda la prima volta il 10 gennaio 1960, ai microfoni da Milano per Milan-Juventus c’era Nicolò Carosio) con uno speciale di Zona Cesarini, un’ora e 40 minuti di chiacchier­e e vecchie clip (disponibil­e su raiplayrad­io.it ) che – almeno per chi ha più di 35-40 anni – hanno rappresent­ato un’autentica madeleine del calcio che fu e che mai più sarà (ma che ancora, qua e là, resiste): le voci indimentic­abili di Enrico Ameri e Sandro Ciotti, Roberto Bortoluzzi, Alfredo Provenzali, Emanuele Giacoia e poi i (più o meno) giovani Filippo Corsini, Riccardo Cucchi, Giovanni Scaramuzzi­no, Emanuele Dotto, Ezio Luzzi e Mario Giobbe.

Zona Cesarini ci ha restituito Tutto il calcio minuto per minuto del coltissimo e permalosis­simo Sandro Ciotti che, nel maggio 1981, brutalizzò in diretta il povero collega Degli Innocenti reo di averlo interrot- to due volte con “scusa Ameri” (“Sono Ciotti!”, “Sono sempre Ciotti, sempre Ciottiii!”); dell’inossidabi­le Ezio Luzzi, l’alfiere della pari dignità della Serie B che non esitò a interrompe­re Sandro Ciotti – ancora lui! – per annunciare un gol di Massara (del Pescara) mentre Massaro (del Milan) calciava il rigore decisivo per lo scudetto; del re di Catanzaro Emanuele Giacoia, “costretto” nel 1972 a raccontare in diretta un gol della Reggina contro la Lazio; della formidabil­e parlantina di Enrico Ameri, che con le parole correva più veloce del pallone.

Tutto il calcio minuto per minuto era (ed è, anche se ha inevitabil­mente perso la centralità di un tempo) la summa di una scuola Rai fatta di misura, grammatica e profession­alità, anche sul terreno del tifo. Zona Cesarini di mercoledì, per esempio, ha svelato le squadre del cuore di molte voci storiche. Tanti, anche insospetta­bili, i laziali e ben due i tifosi del Catanzaro. Tutto il calcio minuto per minuto era anche la Serie A dove ogni tanto vince- vano anche gli altri, il Cagliari nel 1970, la Lazio nel 1974, il Torino nel 1976, la Sampdoria nel 1991 (e solo i tifosi sanno quanta emozione dia ancora oggi ascoltare “È finita, campioni d’Italia!”). Il tutto, ovviamente, sulle note di A Taste Of Honey dei Beatles rivisitata in chiava jazz da Herp Halbert & The Tijuana Brass, sorseggian­do uno Stock 84, per festeggiar­e se la squadra del cuore ha vinto, per consolarsi se non ha vinto.

È tutto, a voi studio.

Amarcord Il programma di due ore, tra chiacchier­e e vecchie clip restituisc­e l’emozione dei primi anni

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 ??  ?? Liti tra commentato­ri Sandro Ciotti ed Enrico Ameri ai microfoni di “Tutto il calcio minuto per minuto”
Liti tra commentato­ri Sandro Ciotti ed Enrico Ameri ai microfoni di “Tutto il calcio minuto per minuto”

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