IL DEM CHE LE CANTA A ORIETTA BERTI
PERSETTIMANE, durante la campagna elettorale del referendum, il
Pd ha invocato bavagli e regole contro i giornalisti e gli opinionisti (non specificato, dunque anche artisti). Con ritardo, finalmente, l’Autorità di garanzia per le Comunicazioni, così zeppa di renzismo, ha accontentato le richieste del Pd e ha introdotto la norma nel regolamento sulla par condicio. Ma poi che succede? Il giorno dopo, a bavaglio ancora non stretto del tutto, a sfregio alla Costituzione ancora caldo, il prode Sergio Boccadutri ha denunciato la cantante Orietta Berti all’Agcom: “A Radio1, durante Un giorno da pecora, un’artista come Berti ha espresso tranquillamente la sua intenzione di voto a favore del Movimento 5 Stelle. È legale? Lo chiederemo all’Agcom, con un esposto. La par condicio – ricorda Boccadutri - è entrata ufficialmente in vigore ieri, con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della delibera Agcomche recepisce il testo votato dalla commissione di Vigilanza Rai. Altro che contraddittorio degli opinionisti: qui abbiamo addirittura un personaggio dello spettacolo che esprime pubblicamente la propria preferenza politica, con tanto di endorsement a una lista, senza alcun bilanciamento”. Quindi, secondo Boccadutri, il programma radiofonico doveva trovare una cantante che voterà Pd. E gli altri?