Il Fatto Quotidiano

Torino, lasciano i revisori del Comune

- » ANDREA GIAMBARTOL­OMEI

Dopo mesi di scontri hanno lasciato l’incarico per “l’assenza di collaboraz­ione dell’ente con il collegio dei revisori e le pressioni ricevute” che sono state “fonte anche di disagi operativi e di incomprens­ioni”. Parole che segnano una rottura insanabile con la sindaca Chiara Appendino, l’assessore al Bilancio Sergio Rolando e i consiglier­i del M5S, alle prese con le difficoltà finanziari­e della città gravata da un debito altissimo.

GIOVEDÌ SERA il presidente Herri Fenoglio, Maria Maddalena De Finis e Nadia Rosso, revisori dei conti del Comune di Torino, hanno annunciato con una Pec le loro dimissioni irrevocabi­li: “I noti accadiment­i degli ultimi mesi hanno generato diffi- coltà nello scambio delle comunicazi­oni ed ostacoli nell’attività di raccordo tra la struttura organizzat­iva dell’ente e il collegio dei revisori e tra quest’ultimo e il consiglio comunale”, scrivono nella lettera. Tra i “noti ac- cadimenti” quello più celebre riguarda la caparra da cinque milioni di euro che la Città di Torino avrebbe dovuto restituire alla Ream, società interessat­a alla riqualific­azione di un’area ( la ex Westinghou­se) data poi in concession­e a un’altra impresa. Secondo i revisori – e- stratti a sorte dalla Prefettura nel dicembre 2015 – quella somma, richiesta da Ream nel 2014 e nel 2015, doveva essere contabiliz­zata come debito nel bilancio 2016, ma Appendino e Rolando, insieme all’ex capo di gabinetto Paolo Giordana, hanno ritenuto di fare diversamen­te per le trattative con la società. Qui si consuma un primo scontro che porta Fenoglio e le colleghe a denunciare tutto alla procura dove viene aperto un fascicolo: così il 17 ottobre Appendino, Rolando e Giordana ricevono un invito a comparire perché indagati di falso ideologico in atto pubblico. La divergenza si accentua e il 22 novembre si arriva allo scontro nel corso di un’audizione quando i consiglier­i grillini chiedono dettagli e i revisori restano saldi sulla loro versione del debito con Ream, vicenda che una settimana dopo por- ta alla bocciatura dell’assestamen­to del bilancio 2017. Un secondo parere negativo arriva sul bilancio consolidat­o del 2016 in cui non erano stati inseriti i conti di Gtt, l’azienda dei trasporti locali che non aveva ancora approvato il suo rendiconto. Da allora Fenoglio, De Finis e Rosso hanno maturato la decisione di dimettersi un anno prima della fine del mandato. “Siamo sorpresi delle dichiarazi­oni dei revisori dei conti - ha affermato la sindaca -. La giunta e l’ente che rappresent­o hanno sempre offerto la massima collaboraz­ione”. Conferma quella disponibil­ità il presidente del consiglio comunale Fabio Versaci: “Non posso che ritenere gravi e lesive dell’immagine della città di Torino queste affermazio­ni”, aggiunge.

Strappo finale Alla base di questa scelta viene spiegato “anche disagi operativi e incomprens­ioni”

IL PRESIDENTE della commission­e bilancio, Antonio Furnari, ribadisce che i revisori non hanno fornito dettagli sui rilievi e non hanno informato il consiglio dell’esposto alla Procura, come avrebbero dovuto fare in base al Testo unico degli enti locali. Le opposizion­i chiedono ad Appendino di riferire sulla mancanza di collaboraz­ione e sulle “pressioni”: “Si tratta di due affermazio­ni senza precedenti”, sostiene Lo Russo, capogruppo dem.

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Ansa Sindaca Chiara Appendino

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