Torino, lasciano i revisori del Comune
Dopo mesi di scontri hanno lasciato l’incarico per “l’assenza di collaborazione dell’ente con il collegio dei revisori e le pressioni ricevute” che sono state “fonte anche di disagi operativi e di incomprensioni”. Parole che segnano una rottura insanabile con la sindaca Chiara Appendino, l’assessore al Bilancio Sergio Rolando e i consiglieri del M5S, alle prese con le difficoltà finanziarie della città gravata da un debito altissimo.
GIOVEDÌ SERA il presidente Herri Fenoglio, Maria Maddalena De Finis e Nadia Rosso, revisori dei conti del Comune di Torino, hanno annunciato con una Pec le loro dimissioni irrevocabili: “I noti accadimenti degli ultimi mesi hanno generato diffi- coltà nello scambio delle comunicazioni ed ostacoli nell’attività di raccordo tra la struttura organizzativa dell’ente e il collegio dei revisori e tra quest’ultimo e il consiglio comunale”, scrivono nella lettera. Tra i “noti ac- cadimenti” quello più celebre riguarda la caparra da cinque milioni di euro che la Città di Torino avrebbe dovuto restituire alla Ream, società interessata alla riqualificazione di un’area ( la ex Westinghouse) data poi in concessione a un’altra impresa. Secondo i revisori – e- stratti a sorte dalla Prefettura nel dicembre 2015 – quella somma, richiesta da Ream nel 2014 e nel 2015, doveva essere contabilizzata come debito nel bilancio 2016, ma Appendino e Rolando, insieme all’ex capo di gabinetto Paolo Giordana, hanno ritenuto di fare diversamente per le trattative con la società. Qui si consuma un primo scontro che porta Fenoglio e le colleghe a denunciare tutto alla procura dove viene aperto un fascicolo: così il 17 ottobre Appendino, Rolando e Giordana ricevono un invito a comparire perché indagati di falso ideologico in atto pubblico. La divergenza si accentua e il 22 novembre si arriva allo scontro nel corso di un’audizione quando i consiglieri grillini chiedono dettagli e i revisori restano saldi sulla loro versione del debito con Ream, vicenda che una settimana dopo por- ta alla bocciatura dell’assestamento del bilancio 2017. Un secondo parere negativo arriva sul bilancio consolidato del 2016 in cui non erano stati inseriti i conti di Gtt, l’azienda dei trasporti locali che non aveva ancora approvato il suo rendiconto. Da allora Fenoglio, De Finis e Rosso hanno maturato la decisione di dimettersi un anno prima della fine del mandato. “Siamo sorpresi delle dichiarazioni dei revisori dei conti - ha affermato la sindaca -. La giunta e l’ente che rappresento hanno sempre offerto la massima collaborazione”. Conferma quella disponibilità il presidente del consiglio comunale Fabio Versaci: “Non posso che ritenere gravi e lesive dell’immagine della città di Torino queste affermazioni”, aggiunge.
Strappo finale Alla base di questa scelta viene spiegato “anche disagi operativi e incomprensioni”
IL PRESIDENTE della commissione bilancio, Antonio Furnari, ribadisce che i revisori non hanno fornito dettagli sui rilievi e non hanno informato il consiglio dell’esposto alla Procura, come avrebbero dovuto fare in base al Testo unico degli enti locali. Le opposizioni chiedono ad Appendino di riferire sulla mancanza di collaborazione e sulle “pressioni”: “Si tratta di due affermazioni senza precedenti”, sostiene Lo Russo, capogruppo dem.