Il Fatto Quotidiano

Altri guai per Palazzi, indaga la Corte dei conti

Mantova Un esposto dell’onorevole M5S Alberto Zolezzi solleva il caso della nomina illegittim­a dell’attuale Capo di gabinetto

- » DAVIDE MILOSA

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c’è tregua per Mattia Palazzi, il renzianiss­imo sindaco Pd di Mantova. I guai giudiziari per il primo cittadino arrivano uno dopo l’altro. Certo il primo inciampo, quello della tentata concussion­e sessuale, si è concluso con una sonante archiviazi­one a favore di Palazzi. Ma per un fronte che si chiude, ecco un altro che si apre. Ora, infatti, a occuparsi di Palazzi è la Corte dei conti della Lombardia sul cui tavolo è atterrato un esposto firmato dal parlamenta­re del M5s Alberto Zolezzi. La storia narra di nomine poco trasparent­i, di regole non rispettate, di incarichi raddoppiat­i per favorire gli amici che però non hanno i requisiti. Sul piatto la nomina prima a coordinato­re dello staff del sindaco e poi a Capo di gabinetto di Stefano Simonazzi. Nomina illegittim­a, stando all’esposto, visto che Simonazzi non è laureato. Il 28 luglio 2016, Simonazzi entra nello staff con contratto fino al 31 luglio 2017. Stipendio annuo lordo: 21.075 euro, più un ’ integrazio­ne “ad personam” di 10.955 euro. Totale per il periodo: 43.627 euro. La nomina è singolare: anche perché con stesso stipendio e incarico fiduciario di supporto al sindaco il primo febbraio 2017 viene nominata un’altra persona. Il 6 luglio 2017 Palazzi gli rinnova l’incarico che scadrà con il mandato del sin- daco. Le cifre lievitano. Si arriva a un totale di 125.436 euro. Il 20 luglio 2017, come spiega l’esposto, Simonazzi è Capo di gabinetto. Stando al regolament­o del Comune, però, non può ricoprire l’incarico. Curriculum alla mano Simonazzi può vantare la maturità scientific­a, ma niente laurea.

ORA L’ULTIMA NOMINA di Simonazzi incrocia un altro caso che nel 2016 finisce alla Corte dei conti. Si tratta della vicenda che riguarda Alessandro Beltrami che fino al primo aprile 2017 ha ricoperto la carica assieme di Capo di gabinetto e di dirigente del Settore risorse finanziari­e. Stipendio alla mano: quasi 150mila euro. Ma soprattutt­o l’assunzione della figura di direttore generale non prevista, secondo l’in- terrogazio­ne parlamenta­re dell’onorevole M5S Luigi Gaetti, per i comuni inferiori ai 100.000 abitanti. Nel frattempo Simonazzi da Capo di gabinetto incrementa il suo bonus ad personam di circa 5mila euro. Simonazzi così dopo la debacle a Marcaria dove nel 2016 si candida a sindaco va all’incasso. E’Capo di gabinetto dal 20 luglio 2017. Anche se in quel ruolo c’era un’altra persona, ruolo rinnovato il 17 agosto 2017. Insomma requisiti fantasma (il curriculum di Simonazzi non è reperibile sul sito del Comune), doppi incarichi e doppi stipendi. Così l’onorevole Zolezzi nelle sue conclusion­i chiede “di valutare se sia ravvisabil­e la sussistenz­a di un danno erariale”. Si attendono sviluppi.

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LaPresse Sindaco Mattia Palazzi

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