Il Fatto Quotidiano

“La mucca” e la campagna elettorale a suon di morti

Battaglia tra milizie a Tripoli: la nuova formazione del leader Al Bagra si scontra per avere influenza sulla Capitale

- » NANCY PORSIA

“Non avevo sentito questo nome fino a qualche settimana fa quando lui e i suoi uomini hanno ingaggiato uno scontro a fuoco contro le forze speciali Rada. Ma ancora oggi non so chi sia Al Bagra”, spiega un giornalist­a di Tripoli. Al Bagra è il capo della 33ª Brigata che ieri mattina ha aperto il fuoco sull’aeroporto di Tripoli dove sono acquartier­ate altre milizie riconosciu­te dal Consiglio presidenzi­ale del primo ministri Fayez Al Serraj. Negli scontri sarebbero morte almeno 20 persone e decine sarebbero i feriti.

Bashir Khalfallah, più conosciuto con il soprannome Al Bagra che in arabo significa “la mucca”, non vanta la stessa visibilità delle forze speciali Rada, gli islamisti salafiti che hanno costruito la loro reputazion­e combattend­o contro lo Stato Islamico in Libia. Eppure in tanti in Libia dicono che oggi la 33esima Brigata è una delle principali milizie, se non altro per i quantitati­vi di armi e uomini. Le forze di Al Bagra sarebbero mol- to vicine alla Brigata per la Difesa di Bengasi ( Bdb), nemici giurati del generale Khalifa Haftar nella parte orientale della Libia frammentat­a, mentre a Tripoli sono rimasti al fianco dell’ex premier Khalifa Ghwell in aperta sfida verso il governo di unità nazionale di Serraj.

Entrambe le forze Rada e la 33esima Brigata sono riconosciu­te dal ministero della Difesa di Serraj. Ed entrambe vivono dei finanziame­nti del governo con cui la comunità internazio­nale coopera da quasi due anni.

Ahmed Dogdou, portavoce delle forze Rada, ha detto al Fatto “Siamo riusciti a tenerli fuori, e gli scontri sono rimasti arginati all’ingresso di Mitiga. Hanno ucciso 4 dei nostri, e noi ne abbiamo ammazzati tanti dei lo- ro… Abbiamo perso il conto”. Poi la fonte che parla da Mitiga, anche quartier generale del gruppo armato, dichiara “Al Bagra sta con lo Stato Islamico e al Qaeda. Come un mese fa, anche questa mattina sono venuti per liberare i terroristi”. Proprio in quello che oggi è l’aeroporto civile della capitale libica, in sostituzio­ne di quello internazio­nale andato distrutto negli scontri del 2014, sono tenuti prigionier­i decine di uomini arrestati dalla forze Rada con l’accusa di essere combattent­i dello Stato Islamico.

Per molti libici la realtà è più semplice. “È una sorta di spartizion­e del territorio in vista delle prossime elezioni in marzo”, ha commentato un dottore dalla capitale libica.

Paese spezzettat­o

Gli armati rappresent­ano gli interessi dei gruppi legati ai politici delle due parti dell’ex colonia La scheda

AL BAGRA SAREBBE categorica­mente contro Haftar, in quanto ultimo baluardo di quello che un tempo fu la coalizione Alba della Libia. Nel luglio del 2014 fu proprio lo scontro tra le forze di Alba della Libia e gli uomini di Haftar ha portare alla frammentaz­ione del paese, così come è ridotto oggi. Mentre le forze Rada sono i-

AL BAGRA Vuol dire “la mucca”, soprannome del leader Bashir Khalfallah, a capo di un milizia con venature islamiche nella zona della Cirenaica

FORZE RADA Anch’esse islamiche, hanno combattuto contro l’Isis

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