Lady Murdoch, la spia che (forse) venne dalla Cina
Il giornale del tycoon divorziato “Gli 007 Usa in allarme, è una spia cinese”
Dal momento del divorzio, Murdoch è andato a dire a chiunque gli desse retta che Wendi è una spia della Cina e che lo è stata durante tutto il matrimonio”. La chiave della vicenda sta in queste righe, twittate a caldo di Michael Wolff, giornalista americano e autore di Fire and Fury, il libro retroscena di un anno alla Casa Bianca, che ha fatto infuriare Donald Trump. L’attenzione si sposta così dal Russiagate a un embrionale C hi na ga te . I protagonisti: Wendi Deng, detta “La Tigre”, ex moglie del magnate Rupert Murdoch, nel ruolo di spia; i coniugi Ivanka Trump e Jared Kushner in quello di spiati; gli agenti dell’Fbi in quello di loro stessi e di fonte della notizia. E infine – colpo di scena ma neppure troppo – il Wall Street Journal, quotidiano finanziario di proprietà di News Corporation, casa editrice che fa capo proprio del magnate australiano, in una funzione di detonatore.
L’intrigo internazionale vede infatti la luce con la pubblicazione di un articolo del Wsj. Secondo il quotidiano, dalle prime battute della presidenza Trump (inizio 2017), l’intelligence Usa ha informato Kushner che Pechino poteva usare Wendi come possibile veicolo di influenza per i propri interessi nazionali. Kushner, marito della figlia di Donald, Ivanka, è consigliere del presidente. L’ex signora Murdoch vanta un’amicizia decennale con la figlia di Trump, che ha grande familiarità con la coppia negli ultimi anni. La preoccupazione dell’Fbi riguardo all’influenza di Wendi sull’Amministrazione, riguardava nello specifico la realizzazione del pro- getto da 100 milioni di dollari di un giardino cinese all’interno del National Arboretum di Washington.
PROGETTO FINANZIATO da Pechino per sancire l’amicizia tra i due popoli, giudicato però “rischioso per la sicurezza nazionale”, dai servizi segreti Usa, “perché prevedeva una torre bianca di 21 metri che poteva servire da posto di sorveglianza”, poiché il giardino botanico si trova a circa 2 chilometri di distanza in linea d’aria da Casa Bianca e Congresso.
Tutti gli interessati smentiscono, e si capisce: la questione Cina scotta. In campagna elettorale Trump aveva attac- cato più volte Pechino, sia per le politiche commerciali, colpevoli a suo dire di stritolare la manifattura americana, sia per ragioni strategiche (il sostegno al leader nordcoreano Kim Jong-un). Ma con il suo insediamento, la musica era cambiata nei fatti: il “globalista” Kushner, aveva fatto da tessitore dell’incontro con Xi Jinping in primavera e aveva poi accompagnato il presidente in Cina pochi mesi fa, quando era già diventato virale il video di Ivanka che cantava gli auguri di buon anno in mandarino.
Accanto alla charme offensive pro-Cina alla luce del sole, se ne stava organizzando un’altra: quella di Wendi. Nata in Cina 49 anni fa, figlia di un imprenditore, da quando a 20 anni si trasferisce negli Usa, inizialmente per studiare a Yale. Incontra a Hong Kong il signore dei media, che sposerà nel 1999, di cui è 38 anni più giovane e da cui avrà due figli. Elegante e determinata le verrà attribuita una relazione con l’ex premier britannico Tony Blair, intimo della famiglia Murdoch.
Il divorzio della Tigre da Rupert arriverà nel 2013 anche in seguito a queste voci. Ma potrebbe essersi trattato di un’infedeltà ben più grande. Se “fonti ben informate”, ovvero i servizi, sganciano proprio al Wsj di Murdoch, una bomba contro Wendi, non può essere per caso.
“Tigre” senza scrupoli La 49enne, amica di Ivanka, e il progetto per osservare Casa Bianca e Congresso