L’Agcom vuole mettere il bavaglio ai giornalisti
Dopo l’intervento pre-elettorale dell’Agcom, diretto a mettere il bavaglio ai giornalisti politici in Tv, finalmente anch’io ho capito a che serve l’Autorità garante delle comunicazioni. E cioè a mettere il bavaglio ai giornalisti politici, obbligandoli a dichiarare – nelle trasmissioni o programmi in cui intervengono – a quale parte politica (ossia partiti) appartengono. A ciò aggiungasi che, senza neppure vergognarsi l’Agcom è intervenuta per dare una interpretazione autentica del suo provvedimento, tentando ridicolmente di salvare la faccia. È ancora in tempo, se vuole, a ritirare il provvedimento lesivo della libertà di stampa. Ma, ricollegandomi a quanto dicevo prima, ormai anche l’ultimo ingenuo ha capito perché l’Agcom ha sempre taciuto in passato – e lo farà anche oggi – quando Berlusconi e Renzi, i due compari, comparivano in Tv in tutte le ore, in tutte le reti e in tutti i programmi politici e di intrattenimento, facendo comizi con pseudo giornalisti che facevano loro da scendiletti. Insomma, è in corso di svolgimento la peggiore e più spudoratamente falsificata delle campagne elettorali svoltesi dall’Unità d’Italia a oggi. E il caso di Orietta Berti e dell’ostracismo a cantare, in quanto filogrillina, ne è una squallida conferma.