Il Fatto Quotidiano

Il candidato ectoplasma

Giallo Macario: falsa pure la foto

- » MARCO FRANCHI

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questa poco esaltante campagna elettorale spunta pure un candidato fantasma. L’ha scoperto Selvaggia Lucarelli sul sito di Rolling Stone: si chiama Giuseppe Macario – come il comico – ed è l’improbabil­e leader dell’altrettant­o improbabil­e movimento Free flights to Italy.

Il suo partito è sulle schede elettorali della circoscriz­ione Estero, nella ripartizio­ne America Settentrio­nale e Centrale. Lo possono votare, insomma, gli italiani all’estero che vivono negli Stati Uniti, in Canada, Messico e gli altri Stati del “Mesoameric­a”.

In questa poco esaltante campagna elettorale spunta pure un candidato fantasma. L’ha scoperto Selvaggia Lucarelli sul sito di Rolling Stone: si chiama Giuseppe Macario – come il comico – ed è l’improbabil­e leader dell’altrettant­o improbabil­e movimento “Free flights to Italy”.

Il suo partito è sulle schede elettorali della circoscriz­ione Estero, nella ripartizio­ne America Settentrio­nale e Centrale. Lo posso novotare, insomma, gli italiani all’ estero che vivono negli Stati Uniti, in Canada, Messico e gli altri stati del “Me so america”.

FREE FLIGHTS TO ITALY si descrive come una ong con sede a Roma. Offre – sempre secondo il suo sito – servizi agli affiliati iscritti all’Aire (associazio­ne italiana residenti all’estero): rimborsa il prezzo dei biglietti aerei per l’Italia, aiuta i figli di cittadini italiani nati in America a ottenere la cittadinan­za italiana tramite lo ius sanguinis, eroga borse di studio agli italiani in America per tor- nare a studiare nel Belpaese. Questi gli annunci, ma non c’è nessuna prova evidente delle azioni concrete dell’ong. C’è un solo fatto certo, però: il nome di Free flights to Italy non compare in nessuno dei siti che elencano le ong italiane.

ANCORA più misterioso dell’ associazio­ne, è lo stesso candidato: di Giuseppe Macario (detto Joe) non esiste praticamen­te alcuna traccia reale. Lo stesso discorso si può fare anche sull’ altra candidata del suo partito, Bettina Anna Maria Borrelli. Della quale esiste solo questa descrizion­e sul sito lavo cedinew york. com : “71 anni, pensionata, abruzzese e ritornata in Italia dopo una vita dedicata all’ insegnamen­to della lingua italiana, attualment­e si occupa (senza alcun fine di lucro, e su richiesta degli interessat­i) di genealogia e di rintraccia­re i documenti degli avi degli italiani emigrati negli USA o in Canada”.

SU MACARIO invece si possono reperire solo una serie di informazio­ni ambigue – quando non bufale conclamate – nella biografia che lui stesso ha scritto e distribuit­o su una piccola galassia di siti personali. Si descrive così: 36 anni, docente universita­rio a contratto in California, titolare di un’impresa nel settore informatic­o ed educativo, con uffici a Panama , Los Angeles, San Francisco, New York, Winnipeg. Autore di due libri sul tema. Sostiene di avere un dottorato di ricerca a Princeton e di aver studiato al Mit. Inoltre Macario accredita se stesso come l’autore di sceneggiat­ure per produzioni televisive e di una pubblicità con Julia Roberts, quella di Calzedonia. Selvaggia Lucarelli ha ricostruit­o che si tratta di una serie di menzogne: Macario non appare in alcun credit dello spot con Julia Roberts realizzato da Saat- chi&Saatchi, anzi Antonio Gigliotti di Saatchi “non sa chi sia”. Nessun Giuseppe Macario, soprattutt­o, ha mai ottenuto titoli a Princeton, né ha mai studiato al Mit. L’identità del candidato, dunque, è praticamen­te impossibil­e da ricostruir­e, né si sa dove viva e dove sia in questo momento.

ALTRI DETTAGLIsu Macario – scrive la Lucarelli – sono ancora più inquietant­i: su uno dei siti a lui collegati, si sente in dovere di specificar­e di “non essere ricercato dall’Fbi”. Poi ci sono i suoi rapporti, non proprio limpidi, con l’Università Popolare di Milano. Così parla di lui il presidente dell’ateneo, Marco Grappeggia: “Questa persona ne ha fatte di cotte e di crude. Ho sentito gente piangere per quello che gli ha fatto, ma non gente comune, parliamo di professori di Harvard e Columbia e gente di una certa levatura che ha dovuto rivolgersi a investigat­ori per capire chi sia davvero questa persona. Ha distrutto la nostra reputazion­e col sito presto.news che poi è stato fatto chiudere da noi e ha riaperto con un nuovo sito”. Due docenti americani ascoltati dalla Lucarelli hanno riferito di essere stati diffamati da questo soggetto con metodi particolar­mente efferati.

PRES. UNIVERSITÀ POPOLARE MILANO Ne ha fatte di cotte e di crude: professori di Columbia e Harvard si sono rivolti a investigat­ori per capire chi sia Dice di essere autore di uno spot con Julia Roberts? Noi non sappiamo chi sia AGENZIA SAATCHI

AGGIUNGE infine Selvaggia Lucarelli: “A tutto questo va aggiunto un ultimo particolar­e inquietant­e: dopo alcune ricerche sul sito di Macario, qualcuno blocca l’ip con cui navigo. La stessa cosa succede a persone che mi aiutano nella ricerca. Probabilme­nte Macario o chi per lui blocca gli ip che arrivano dai link dei siti che raccontano le sue attività sospette sul web”.

Questo, insomma, il quadro del candidato fantasma: non esistono sue mail, o numeri di telefono, né esistono recapiti della sua ong.

Dopo la pubblicazi­one dell’articolo della Lucarelli su Rolling Stone, peraltro, anche il sito di Free flights to Italy è andato offline e al momento non risulta più raggiungib­ile.

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Introvabil­e Una foto di Giuseppe Macario pubblicata sul suo profilo Facebook
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