Il Fatto Quotidiano

Macron complotta, Sarko spia: vive la France!

Il presidente dei Republicai­ns spara sui colleghi durante una lezione “privata”

- » LUANA DE MICCO

Èdi nuovo crisi nella leadership dei Républicai­ns. Laurent Wauquiezè stato eletto neanche tre mesi fa alla testa del grande partito conservato­re della destra francese, uscito indebolito dagli ultimi scrutini elettorali e dallo scandalo che ha coinvolto il proprio candidato all’Eliseo, François Fillon. Giovane (42 anni), e ambizioso, per qualcuno un po’troppo narcisista, Wauquiez è stato scelto per incarnare la nuova droite che cerca di ritagliars­i il suo spazio, magari invadendo quello del Front National di Marine Le Pen, in un panorama politico dominato dal presiden- te Emmanuel Macron che, con una sinistra praticamen­te inesistent­e, occupa tutta la scena mediatica.

DA ALCUNI GIORNI però è solo di Wauquiez che si parla nei media transalpin­i. La settimana scorsa il presidente dei Republicai­ns ha dato delle lezioni di politica agli studenti della Scuola di Commercio di Lione. Doveva trattarsi di un corso “privato”. Ogni registrazi­one era stata vietata. Ed invece le frasi di Wauquiez sono filtrate nel programma tv Le Quotidien. Davanti agli studenti Wauquiez ha sparlato un po’ di tutti: di Macron, che accusa di aver complottat­o per far cadere Fillon nel 2017, dei sindacati e del Medef, la Confindust­ria francese, che sarebbe interessat­a solo “a mettersi i soldi in tasca”, ma soprattutt­o dei suoi colleghi di partito.

Dell’ex ministro Alain Juppé ha detto che è “un a persona rispettabi­le” ma che a Bordeaux, città di cui Juppé è sindaco da tanti anni, “ha fatto esplodere le tasse e il debito. Non ha più alcun credito”.

Valérie Pécresse, presidente della regione di Parigi Ile de France, farebbe solo “fesserie”. Wauquiez si è messo contro anche Nicolas Sarko zy , l’ex presidente della Repubblica ancora molto influente a destra. Wauquiez sostiene che Sarkozy, quando era all’Eliseo, era ossessiona­to dall’idea di “spiare” i suoi ministri, di cui aveva messo sotto controllo i telefoni. Intervenut­o su BFMtvnel pieno delle polemiche, il neo presidente LR (Les Republicai­ns) ha condannato i “metodi da teppisti” dei media che lo avrebbero scelto come “bersaglio”, ma non si è scusato con i suoi. Alcuni juppeisti, come l’ex ministro Do min iq ue Bussereau, hanno lasciato il partito LR sbattendo la porta per raggiunger­e il movimento Libres! di Valérie Pécresse. Il solo mea culpa di Wauquiez ha riguardato Sarkozy: “È una persona che stimo molto – ha detto – riconosco il mio errore. Su di lui erano solo voci”.

MA NON È DETTO che Sarkozy sia pronto a perdonare quello che aveva scelto come pupillo e che aveva appoggiato nella scalata al potere dentro il partito. Il settimanal­e Le Canard Enchainé riporta un’accesa conversazi­one telefonica tra i due. Scrive che Sarkozy avrebbe “incenerito” con le sue parole il giovane vanitoso: “Ambivi a diventare presidente della Repubblica? – gli avrebbe detto – se fossi in te, mi metterei a cercare un altro lavoro. Gli elettori dei Républicai­ns non lo dimentiche­ranno, e senza di loro, tu non vali granché”.

 ?? Ansa/LaPresse ?? Fratelli coltelli Laurent Wauquiez, presidente dei Republicai­ns; alla sua destra, il presidente Emmanuel Macron e Nicolas Sarkozy
Ansa/LaPresse Fratelli coltelli Laurent Wauquiez, presidente dei Republicai­ns; alla sua destra, il presidente Emmanuel Macron e Nicolas Sarkozy
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