Il Fatto Quotidiano

Caso Regeni, i risultati sono “insoddisfa­centi”

Analisi di diritti umani in 159 Paesi: molte violazioni, comprese quelle dell’Egitto

- » ANDREA VALDEMBRIN­I

Una

“visione da incubo di una società accecata da odio e paura”. È quella che emerge dal nuovo Rapporto Amnesty Internatio­nal 2017-2018, sui diritti umani in 159 Paesi.

Difficile, secondo i dirigenti dell’ong, tracciare una scala di priorità nelle violazioni, ma le crisi internazio­nali, dall’Iran al Venezuela, fino allo Yemen non hanno certo aiutato. Caso esemplare quello dei Rohingya, minoranza musulmana oggetto di persecuzio­ne in Myanmar nel corso del 2017. Senza dimenticar­e come gli attivisti che si battono per i diritti delle stesse minoranze vengono perseguita­ti: 312 quelli uccisi lo scorso anno, oltre 250 i giornalist­i imprigiona­ti, dalla Cina alla Turchia.

Un’attenzione particolar­e la sezione italiana di Amnesty Internatio­nal, che ieri a Roma ha presentato alla stampa il Rapporto, l’ha dedicata all’Egitto e al caso Regeni, sul quale i risultati ottenuti sono “insoddisfa­centi”.

“SIAMO LONTANI dalla verità giuridica – sostiene il portavoce Riccardo Noury – sia per le responsabi­lità degli inquirenti egiziani che per la scarsa pressione da parte italiana”. Secondo Noury, Roma è debole se sceglie gli interessi economici e commercial­i a discapito della verità: “Quello che chie- diamo sia al governo uscente che al prossimo è di considerar­e Giulio come un elemento centrale per l’interesse nazionale dell’It a li a ”. L’a rr e tr amento sul fronte dei diritti riguarda anche il nostro Paese, dove si ripresenta la contrappos­izione politica segnata dall’odio e dalla violenza (come gli episodi di Macerata, Palermo e Perugia dimostrano). È stato il direttore generale di Amnesty Italia, Gianni Rufini, a illustrare la situazione: “Ancora nel 2014 era considerat­o un valore salvare rifugiati, oggi ci troviamo in una dimensione intrisa di razzismo e xenofobia e paura verso migranti, rom, Lgbt, donne e poveri: nessuno si salva”. In occasione della campagna elettorale, Amnesty ha monitorato espression­i di elettori e candidati pubblicate sui social (quindi prive di filtro editoriale); registrate frasi offensive e razziste da parte di esponenti di Lega (50% del totale) e Fratelli d’Italia (27%), mentre il bersaglio principale è rappre- sentato da migranti (79%), islamici (12%) e rom (5%).

Pugno di ferro

Nel 2017 uccisi 312 attivisti, i giornalist­i in carcere sono 250, dalla Cina alla Turchia

 ?? Ansa ?? Lontani dalla verità Giulio Regeni, ucciso al Cairo due anni fa; era andato in Egitto per le sue ricerche su richiesta dell’Università di Cambridge
Ansa Lontani dalla verità Giulio Regeni, ucciso al Cairo due anni fa; era andato in Egitto per le sue ricerche su richiesta dell’Università di Cambridge

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