Che votate a fare? Padoan & C. già governano per tutti noi
Siamo tutti uomini di mondo, per carità, roba da decenni di militare a Cuneo, e quindi nessuno si sarà sorpreso nel vedere di buon mattino – a un orario tv da peones – il ministro dell’Economia spiegare come e quanto il nostro intenda continuare a governare pure dopo le elezioni. Gli amici, però, avvertano Pier Carlo Padoan: certe cose si fanno senza dirle. E invece niente: “Io sono ancora ministro e so che con molte probabilità il mio ministero darà vita al Def di aprile, perché forse non ci sarà un nuovo governo con la pienezza di poteri”. Il Def, per i distratti, è quel documento in cui si traccia la traiettoria dei conti pubblici e della politica economica per il triennio successivo e che viene scritto sotto rigida dettatura di Bruxelles. Padoan, seppure in orario da peones, ci dice che comunque su questo decideranno lui e Paolo Gentiloni, quello che ha perso pure le primarie per candidarsi a Roma, ma che da “riserva della Repubblica” ora vuole nominarsi i vertici dei Servizi senza neanche aspettare aprile (quando lo farà perché “non ci sa- rà un governo”). Insomma, amici governanti, è ovvio che il Rosatellum sia stato pensato per gonfiare i voti dei partiti “moderati” e arrivare, dopo un congruo numero di mesi di “ordinaria amministrazione”, a un “governone ce lo chiede l’Europa”, però se iniziate a dirlo in tv senza vergogna già adesso rischiate una scarsa partecipazione alla mascherata della libertà detta elezioni. Penseranno: tanto c’è già Padoan che ha fatto così bene, chi me lo fa fare di andare al seggio (delocalizzato laggiù in Slovacchia)?