Il Fatto Quotidiano

Di Maio ha la lista: al Lavoro c’è Tridico

I ministri Nella squadra il docente di Roma Tre. I politici sono vicini al candidato premier: Bonafede, Toninelli e Fraccaro

- » LUCA DE CAROLIS

Una

squadra di governo leggera, con meno di venti nomi. Con molti professori e pochi parlamenta­ri uscenti. Da sgranare pezzo dopo pezzo da qui al 2 marzo, per dare più fiato alla campagna elettorale a 5Stelle, ma anche per darsi il tempo di coprire le ultime caselle e spostare le pedine.

LUIGI DI MAIO ha quasi completato la squadra di ministri, da presentare prima del voto E i suoi cominciano a soffiare sulle agenzie che manca solo un nome. Ma la tela è un po’più complessa di così. Di caselle vuote ce ne sono almeno un paio, e poi ci sono ancora ruoli da definire e persone da convincere, magari per migliora- re rispetto alle scelte attuali. Però ci sono già dei punti fermi. Ad esempio, i politici saranno una minoranza, piena di dimaiani doc. E allora il ministero della Giustizia andrà al deputato uscente Alfo nso Bonafede , il problem solver del M5S, l’avvocato mandato in Campidogli­o a rimettere ordine nella giunta Raggi. Compito che svolge assieme a Riccardo Fraccaro, un altro fedelissim­o di Di Maio, anche lui in squadra, probabilme­nte come ministro ai Rapporti con il Parlamento. Mentre un altro deputato, Danilo Toninelli, il terzo della guardia pretoriana del capo politico, è destinato al suo ruolo naturale di ministro delle Riforme. Chissà invece chi sarà il ministro della Meritocraz­ia: uno dei nuovi dicasteri a 5Stelle, che presenterà anche un ministero ad hoc per Famiglie e bambini.

INNOVAZION­I , per un ipotetico governo dove le donne avranno ruoli di peso. Ce ne sarà una all’Interno, forse un’altra agli Esteri. Poi ci sono i ministeri economici, e qui la partita si fa delicata. I nomi pressoché sicuri sono Pasquale Tridico, docente di Politica economica all’università di Roma Tre, collaborat­ore di vecchia data del Movimento, e Lorenzo Fioramonti, ordinario della stessa materia all’università di Pretoria, candidato a Roma in un collegio uninominal­e. Per Tridico è pronta la poltrona di ministro del Lavoro, mentre Fioramonti dovrebbe andare allo Sviluppo economico. Dovrebbe, perché il docente è in corsa anche per un ruolo da sottosegre­tario a Palazzo Chigi per coordinare le politiche economiche.

Ma la variante principale è il nome per il ministero all’Economia. “Al Mef ci sarà un profilo di livello internazio­nale”, giurano dal Movimento. Dove lo ripetono senza sosta: “Questa squadra piacerà a Sergio Mattarella”. L’uomo del Colle, da cui dovrà passare il mandato di governo per Di Maio. Che ora pensa anche a un governo di scopo, e che ieri ha lanciato il secondo punto per un accordo di programma dopo il voto, il vincolo di mandato.

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Pasquale Tridico

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