Il Fatto Quotidiano

Gratta e vinci, master e app: così il Tap “compra” la Puglia

CONSENSO Milioni nella terra del gasdotto

- » MARIA CRISTINA FRADDOSIO

Tap, la multinazio­nale che costruisce il contestato gasdotto Trans Adriatic Pipeline che arriva dall’Azerbaijan, inonda il Salento di milioni di euro. Ha cominciato nel 2014 con la sponsorizz­azione delle feste patronali dei Comuni vicini a Melendugno ( Lecce), dove arriva il gasdotto. Così a Galatina, accanto ai Santi Pietro e Paolo, è apparso il logo Tap. Poi a Scorrano: una grande scritta Tap al centro delle luminarie per Santa Domenica. Anni fa anche il sindaco di Melendugno, Marco Potì, ricevette in dono un cucchiaio in legno di ulivo con il marchio Tap, che poi è diventato il simbolo della “resi sten za”. Al 2014 risale la campagna di comunicazi­one di Tap da 350 mila euro, “Energia a vocazione turistica”: un concorso web che metteva in palio vacanze in Salento, la “navetta gratuita” tra Lecce e i luoghi di divertimen­to notturno sulla costa e un “tour sulle spiagge” con “gratta e vinci” e gadget vari “accompagna­ti da informazio­ni sul progetto”.

IN SEGUITO è stato lanciato il bando Tap Start, ora alla seconda edizione, per finanziare i progetti delle associazio­ni locali, compresa un’applicazio­ne per segnalare i rifiuti. Offerti 200 mila euro nel 2016 e 400 mila nel 2017 per un totale di 14 associazio­ni finanziate, tre delle quali vincitrici di entrambe le edizioni. Osserva il sindaco Potì: “Due, Protezione civile centro Cb Eruce e Gruppo nuovoteatr­o amatoriale, fanno capo alla stessa persona, Luigi Gallo”, rinviato a giudizio a Lecce per truffa alla Asl perché avrebbe usato auto private per il trasporto dei dializzati invece delle ambulanze concordate. Il primo cittadino di Melendugno ha “sfrattato” una delle sue associazio­ni dai locali comunali: preferisce darli a chi non gode di contributi Tap e “difende il territorio”. L’altra associazio­ne vincitrice di entrambe le edizioni si chiama UniRoca e ne fa parte Cinzia Mazzotta, che ha detto di aver scritto nel 2016 per il ministero dei Beni culturali i saggi archeologi­ci preliminar­i all’avvio del cantiere. Altre invece, ora che la tensione è salita, vogliono rinunciare al contributo, come l'Associazio­ne sportiva Amatori Calcio Melendugno e Rotaie di Puglia, beneficiar­ia di 50 mila euro per nuovi itinerari turistici. “Quando il territorio manifesta unanime contrariet­à al finanziame­nto di Tap, non è opportuno accettarlo”, dice Luigi Mighali, presidente di Rotaie di Puglia. Anche la Onlus Erik Carrozzo fa sapere che restituirà 10 mila euro a Tap. Tra i finanziati c’è una squadra di rugby di Trepuzzi, Comune il cui sindaco ha rotto il fronte dei contrari. Nel mirino dei critici sono finiti anche i “giurati” che per un “gettone” da 4 mila euro hanno selezionat­o i progetti: tra loro il biologo dell ’ Università del Salento, Ferdinando Boero, coordinato­re del progetto da 50 mila euro “Libera il mare”, finanziato da Tap. Qui, come esempio di sito da ripulire, è stata usata usa una foto della spiaggia Le Cesine, Comune di Ver- nole. Il sindaco è insorto: “Noi le nostre spiagge le curiamo, la foto pubblicata da Tap è vecchia e fuorviante”.

C'è poi il capitolode­i master e dei corsi. È alla seconda edizione il master per la ristorazio­ne “Mena”: 70 mila euro per 32 partecipan­ti. Il progetto “Tap Academy” per i giovani prevede corsi gratuiti dalla preparazio­ne per l’esame di guida turistica alle specializz­azioni per receptioni­st d’albergo e web developer. E in ultimo, il master a Londra per i profession­isti del turismo, definito “vergognoso” dl governator­e della Puglia Michele Emiliano: “Vogliono comprare il consenso dei pugliesi, pensando che dimentiche­remo i danni che faranno al nostro tu- rismo”. Resta labile il confine tra quella che Tap definisce “responsabi­lità sociale di impresa” e il più volgare acquisto del consenso. “A Melendugno si è chiesto di dialogare una volta imposto il progetto”, attacca Potì. Peraltro non sembra che il Comune abbia bisogno di aiuto nel turismo: nell’estate del 2017 ha visto aumentare le presenze fino a 465.663; gli alberghi in tre anni sono aumentati del 30,9%.

TRA I FINANZIAME­NTI di Tap ci sono anche i 70 mila euro alle due cooperativ­e di pescatori di San Foca. Per i No Tap sono “risarcimen­ti per avergli impedito di lavorare”; per Tap, invece, è “un accordo a cui ne seguiranno altri”. Il senior media advisor di Tap, Luigi Quaranta, aggiunge: “Il turismo in Salento può essere uno straordina­rio contorno ma serve la ciccia”.

Vediamo allora la “ciccia”. Ci sono discrepanz­e significat­ive tra lo studio di impatto economico, realizzato da Nomisma Energia nel 2013 per Tap, e il programma presentato al tavolo interistit­uzionale l’8 novembre scorso, quando De Vincenti sbandierav­a i 55 milioni di compensazi­oni e Emiliano lo paragonava a un lobbista. Da un impatto economico locale di 330 milioni annui in fase di costruzion­e si è passati a 100. E dai 22 milioni annui in fase operativa si è giunti a meno di 5. Dal punto di vista occupazion­ale, nella pri- ma fase si prevedono 650 lavoratori locali e, una volta a regime, per 50 anni, 40 di cui solo il 60% locali. Ovvero 24 dipendenti. A fronte dei 68.492 disoccupat­i della provincia di Lecce (aprile 2017).

L’ECONOMISTA Massimo Paradiso dell’Università di Bari, sottolinea che “manca la misurazion­e dei costi ambientali e sociali e i 5 milioni di euro annui saranno essenzialm­ente il gettito fiscale imputabile all’esercizio del gasdotto. Il restante equivarreb­be al contributo di due buone pasticceri­e”. Per il sociologo, Stefano Cristante dell’Università del Salento, “non siamo più nella comunicazi­one, siamo nell’imboniment­o. Tap lo fa acquistand­o spazi pubblicita­ri sui giornali e offrendo il volto di un’azienda comprensiv­a e buona”. Dal 2014 le pubblicità Tap compaiono sul Nuovo Quotidiano di Puglia, La Gazzetta del Mezzogiorn­o, il Corriere del Mezzogiorn­o, Repubblica Bari,Telenorba eTeleramae anche Il Sole-24 ore. Centinaia di migliaia di euro di pubblicità che rientrano nei 12 milioni di investimen­ti in Italia annunciati da Tap, che però è svizzera e non deposita bilanci in Italia, benché sia partecipat­a al 20% da Snam, controllat­a da Cassa Depositi e Prestiti. E goda di finanziame­nti pubblici, come quello della Banca europea per gli investimen­ti per 1,5 miliardi.

I contributi

Ce n’è per tutti, dalle associazio­ni sportive ai pescatori. Emiliano: “Vogliono comprarci”

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LaPresse La multinazio­nale Il gas arriva dall’Azerbaijan
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Ansa/LaPresse Governator­e e sindaco Michele Emiliano e, sotto, il sindaco di Melendugno (Lecce) Marco Potì. A sinistra operai Tap al lavoro
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Ansa Proteste Nell’aprile scorso sono iniziati i lavori del cantiere Tap a Melendugno (Lecce): gran parte della popolazion­e si oppone
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