Il Fatto Quotidiano

M5S, i ministri a Mattarella con una mail. Fuori Spadafora

Il candidato manda la lista al Quirinale e va in tv con 3 nuovi volti. Escluso il fedelissim­o

- » LUCA DE CAROLIS E PAOLA ZANCA

Tre li ha portati ieri sera nello studio di Giovanni Floris, giusto per vedere l’effetto che fa essere ministri prima delle elezioni. Due li aveva annunciati su giornali e tv. Gli altri li presenterà domani al Salone delle Fontane, location dei grandi eventi del quartiere Eur, a Roma. Prima però ha mandato l’elenco al Capo dello Stato: la lista del governo Di Maio, con 18 nomi, è arrivata ieri al Quirinale nell’inusuale veste di messaggio di posta elettronic­a.

IN MEZZOa quell’elenco c’è già il grande escluso: Vincenzo Spadafora, da due anni fidatissim­o consiglier­e del capo politico dei Cinque Stelle, candidato naturale ad entrare nell’esecutivo di “Luigi”. E infatti, fino a qualche ora fa, c’era. A Spadafora avevano riservato il ministero della Famiglia, marchio distintivo dell’ipotetico governo guidato dal leader del Movimento. Non un dicastero di secondo grado, nelle intenzioni del candidato premier: il M5S aveva perfino testato un campione di elettori e si è convinto che quella della famiglia fosse un’idea che poteva funzionare. Ecco, a suffragio della teoria dei “competenti”- quelli che al Movimento piacerebbe portare al governo – avevano pensato a Spadafora che, prima di occuparsi delle relazioni istituzion­ali del vicepresid­ente della Camera, è stato Garante nazionale per l’Infanzia. Invece, all’ultimo minuto il suo nome è stato depennato per un veto dell’area milanese, che nel politburo di Di Maio è rappresent­ata da Pietro Dettori e Rocco Casalino. Al suo posto andrà una donna che, secondo le indiscrezi­oni, è una ricercatri­ce Istat. Donna è anche l’aspirante titolare dell’Agricoltur­a, Alessandra Pesce, che attualment­e siede nella segreteria tecnica del viceminist­ro Andrea Olivero. E donne dovrebbero essere anche ai vertici di Esteri, Interni e Difesa. Oltre ai già noti professori Pasquale Tridico e Lorenzo Fioramonti (Lavoro e Sviluppo Economico) e al generale Sergio Costa (Ambiente), ieri Di Maio ha annunciato che Giuseppe Conte si occuperà di “deburocrat­izzazione e meritocraz­ia”: è ordinario di diritto privato nella Firenze del fedelissim­o Alfonso Bonafede.

La carica dei tecnici Un prof per la “meritocraz­ia”. All’Agricoltur­a una componente dello staff di Olivero

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Ansa Luigi Di Maio

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