M5S, i ministri a Mattarella con una mail. Fuori Spadafora
Il candidato manda la lista al Quirinale e va in tv con 3 nuovi volti. Escluso il fedelissimo
Tre li ha portati ieri sera nello studio di Giovanni Floris, giusto per vedere l’effetto che fa essere ministri prima delle elezioni. Due li aveva annunciati su giornali e tv. Gli altri li presenterà domani al Salone delle Fontane, location dei grandi eventi del quartiere Eur, a Roma. Prima però ha mandato l’elenco al Capo dello Stato: la lista del governo Di Maio, con 18 nomi, è arrivata ieri al Quirinale nell’inusuale veste di messaggio di posta elettronica.
IN MEZZOa quell’elenco c’è già il grande escluso: Vincenzo Spadafora, da due anni fidatissimo consigliere del capo politico dei Cinque Stelle, candidato naturale ad entrare nell’esecutivo di “Luigi”. E infatti, fino a qualche ora fa, c’era. A Spadafora avevano riservato il ministero della Famiglia, marchio distintivo dell’ipotetico governo guidato dal leader del Movimento. Non un dicastero di secondo grado, nelle intenzioni del candidato premier: il M5S aveva perfino testato un campione di elettori e si è convinto che quella della famiglia fosse un’idea che poteva funzionare. Ecco, a suffragio della teoria dei “competenti”- quelli che al Movimento piacerebbe portare al governo – avevano pensato a Spadafora che, prima di occuparsi delle relazioni istituzionali del vicepresidente della Camera, è stato Garante nazionale per l’Infanzia. Invece, all’ultimo minuto il suo nome è stato depennato per un veto dell’area milanese, che nel politburo di Di Maio è rappresentata da Pietro Dettori e Rocco Casalino. Al suo posto andrà una donna che, secondo le indiscrezioni, è una ricercatrice Istat. Donna è anche l’aspirante titolare dell’Agricoltura, Alessandra Pesce, che attualmente siede nella segreteria tecnica del viceministro Andrea Olivero. E donne dovrebbero essere anche ai vertici di Esteri, Interni e Difesa. Oltre ai già noti professori Pasquale Tridico e Lorenzo Fioramonti (Lavoro e Sviluppo Economico) e al generale Sergio Costa (Ambiente), ieri Di Maio ha annunciato che Giuseppe Conte si occuperà di “deburocratizzazione e meritocrazia”: è ordinario di diritto privato nella Firenze del fedelissimo Alfonso Bonafede.
La carica dei tecnici Un prof per la “meritocrazia”. All’Agricoltura una componente dello staff di Olivero