Elezioni senza sanità, partiti senza un’idea
▶INUNPAESE
di vecchi – il 22,3 per cento degli italiani ha più di 64 anni – e che è destinato a invecchiare le elezioni dovrebbero decidersi sulla sanità molto più che su pensioni e immigrazione. Le pensioni servono per pagare le badanti e gli immigrati a finanziare le pensioni, ma a stabilire quante badanti e quanti immigrati servono è la struttura del servizio sanitario nazionale e la sua sostenibilità finanziaria. Il governo Renzi si vanta di aver aumentato il fondo di finanziamento del servizio sanitario. Vero, ma in valore assoluto, cioè in miliardi di euro. Se guardiamo quanta parte della ricchezza nazionale viene investita in salute, l’Italia è nelle parti basse della classifica europea: 7,1 per cento del Pil, un filo sotto la media Ue del 7,2 e ben lontana dalla Danimarca (8,6). Eppure nessun partito sembra avere le idee chiare su come adattare l’assistenza, la prevenzione e la cura a una popolazione che invecchia e vive più a lungo. La fondazione Gimbe che promuove la ricerca e la formazione in ambito sanitario ha studiato i programmi dei partiti in vista del voto di domenica e ha pubblicato un report di cui hanno parlato in pochi (con l’eccezione di Oscar Giannino su Radio24). La lettura di quelle 100 pagine è disarmante. Ci sono partiti importanti come il Pd che si limitano a vaghi auspici, tipo esportare il modello dell’Emilia Romagna nelle altre Regioni o “garantire un progressivo aumento del Fondo sanitario nazionale” (quanto? finanziato come?), altri come Fratelli d’Italia che in una logica clientelare si impegnano a raddoppiare gli assegni di accompagnamento per l’invalidità, una misura che sarebbe iniqua (risorse a pioggia senza differenziare tra le situazioni) e insostenibile, visto il costo di 16 miliardi. Nessuno propone di ridurre la lista dei Lea, cioè eliminare alcune delle prestazioni che lo Stato si impegna a garantire. E nessuno ha chiaro dove risparmiare e di quale sanità pubblica avrà bisogno l’Italia tra dieci o vent’anni. E forse è per questo che i partiti hanno silenziato il tema in campagna elettorale.