Sopravvivere alla notte del 4 marzo: un foulard per reggere la mascella
Solo una manciata di ore ci separa dal fatidico 4 marzo, dalle maratone televisive, dagli exit poll, dalle simulazioni, dalla nota giaculatoria “aspettiamo le prime proiezioni” e “aspettiamo i dati veri”. Ora pro nobis.
Amen. Una legge elettorale che pare scritta in manicomio da uno che crede di essere Napoleone aumenterà la suspance.
Il Fatto Quotidiano, in collaborazione con l’Or g an i zz az i on e Mondiale della Sanità, pubblica alcuni consigli per limitare i danni al sistema nervoso centrale durante le dirette elettorali. Seguendo questi semplici consigli e rispettando i dosaggi dei medicinali prescritti sopravviverete alla notte del 4 marzo. Cioè, speriamo.
LA SPESA. Ricordiamo che le tonnellate di pop corn che ingurgiterete dovranno essere accompagnate da molta acqua. Evitare i superalcolici almeno fino ai primi dati ufficiali del Viminale o alla seconda proiezione di Pagnoncelli ( è concessa un’ec c ez i on e quando compare la Meloni). Corde e nastro adesivo al reparto bricolage ( poi capirete perché). Snack di ogni tipo, compresi quelli non ancora inventati. Una calcolatrice ( reparto cancelleria) per quelli che volessero calcolarsi al volo, già al primo exit poll, il lo- ro margine di guadagno con la Flat tax di Silvio, o quella di Salvini.
POSTURA. Se non avete uno di quei cuscini-collare che si usano per i lunghi viaggi aerei, procuratevi un foulard: vi servirà per tenere su la mascella nei momenti di sconforto. Il divano è sempre il luogo migliore per partecipare alla vita politica del Paese così come emerge da queste elezioni, ma consigliamo di non stravaccarsi già dalle prime battute e aspettare i dati del maggioritario a Bologna. Raccomandazione importante per gli elettori Pd: occhio, ragazzi, non è che potete mangiare ansiolitici e antidepressivi come caramelle. Non più di due per ogni proiezione del maggioritario (per il proporzionale: ricordatevi i fermenti lattici e le vitamine).
OSPITI. Vi venisse mai in mente di invitare qualche ospite a vedere l’impareggiabile spettacolo delle dirette elettorali, il consiglio è quello di sceglierli bene: trovarsi all’improvviso in salotto un leghista che esulta agitando il rosario sarebbe micidiale per la vostra reputazione. Un ultras Cinque Stelle che balla sui tavoli o che precipita nel più tetro sconforto ululando alla luna allarmerebbe i vicini. Si consiglia una severa selezione all ’ ingresso, ma dovesse capitare l’incidente, usate le corde e il nastro adesivo che avete acquistato prima.
PSICOLOGIA DI BASE. Non infierite sulle vittime. Se avete accanto qualcuno del Pd non dite quelle cose che sicuramente vi verranno in mente, tipo “Ciaone”, o quel delizioso “Ce ne faremo una ragione” che per anni è stata la parodia renzista del famoso “Me ne frego” del Ventennio. Stategli vi- cino, invece, consolatelo. Le tisane non funzionano, ma nei casi più gravi provate a dargli ottanta euro (insieme a Ansiolin 25 mg compresse, a stomaco pieno). Si consiglia di tenerli occupati (l’ideale sarebbe un Lego del ponte sullo Stretto, o un puzzle di 8.000 pezzi che ritrae la Serracchiani).
COMBATTERE IL TORPORE. Verso le cinque del mattino può insorgere una certa debolezza, rallentamento dei riflessi, torpore. Si consiglia, per restare svegli, di intavolare un’eccitante discussione sulla legge elettorale che bisogna fare al più presto, ma con quale maggioranza? Rivotare subito? No, giovedì prossimo. No in giugno. No in novembre. Nel caso la discussione decollasse, si consiglia di nascondere alla vista armi da taglio, il coltello del pane o quello che avete usato per la torta alla terza proiezione di Masia per il Senato.
CHAMPAGNE. Confidiamo che non siate così folli da mettere in frigo una bottiglia di champagne. Nel caso, è più facile che vi servirà per varare un transatlantico che per festeggiare l’esito delle elezioni.