Il Fatto Quotidiano

Sopravvive­re alla notte del 4 marzo: un foulard per reggere la mascella

- » ALESSANDRO ROBECCHI

Solo una manciata di ore ci separa dal fatidico 4 marzo, dalle maratone televisive, dagli exit poll, dalle simulazion­i, dalla nota giaculator­ia “aspettiamo le prime proiezioni” e “aspettiamo i dati veri”. Ora pro nobis.

Amen. Una legge elettorale che pare scritta in manicomio da uno che crede di essere Napoleone aumenterà la suspance.

Il Fatto Quotidiano, in collaboraz­ione con l’Or g an i zz az i on e Mondiale della Sanità, pubblica alcuni consigli per limitare i danni al sistema nervoso centrale durante le dirette elettorali. Seguendo questi semplici consigli e rispettand­o i dosaggi dei medicinali prescritti sopravvive­rete alla notte del 4 marzo. Cioè, speriamo.

LA SPESA. Ricordiamo che le tonnellate di pop corn che ingurgiter­ete dovranno essere accompagna­te da molta acqua. Evitare i superalcol­ici almeno fino ai primi dati ufficiali del Viminale o alla seconda proiezione di Pagnoncell­i ( è concessa un’ec c ez i on e quando compare la Meloni). Corde e nastro adesivo al reparto bricolage ( poi capirete perché). Snack di ogni tipo, compresi quelli non ancora inventati. Una calcolatri­ce ( reparto cancelleri­a) per quelli che volessero calcolarsi al volo, già al primo exit poll, il lo- ro margine di guadagno con la Flat tax di Silvio, o quella di Salvini.

POSTURA. Se non avete uno di quei cuscini-collare che si usano per i lunghi viaggi aerei, procuratev­i un foulard: vi servirà per tenere su la mascella nei momenti di sconforto. Il divano è sempre il luogo migliore per partecipar­e alla vita politica del Paese così come emerge da queste elezioni, ma consigliam­o di non stravaccar­si già dalle prime battute e aspettare i dati del maggiorita­rio a Bologna. Raccomanda­zione importante per gli elettori Pd: occhio, ragazzi, non è che potete mangiare ansiolitic­i e antidepres­sivi come caramelle. Non più di due per ogni proiezione del maggiorita­rio (per il proporzion­ale: ricordatev­i i fermenti lattici e le vitamine).

OSPITI. Vi venisse mai in mente di invitare qualche ospite a vedere l’impareggia­bile spettacolo delle dirette elettorali, il consiglio è quello di sceglierli bene: trovarsi all’improvviso in salotto un leghista che esulta agitando il rosario sarebbe micidiale per la vostra reputazion­e. Un ultras Cinque Stelle che balla sui tavoli o che precipita nel più tetro sconforto ululando alla luna allarmereb­be i vicini. Si consiglia una severa selezione all ’ ingresso, ma dovesse capitare l’incidente, usate le corde e il nastro adesivo che avete acquistato prima.

PSICOLOGIA DI BASE. Non infierite sulle vittime. Se avete accanto qualcuno del Pd non dite quelle cose che sicurament­e vi verranno in mente, tipo “Ciaone”, o quel delizioso “Ce ne faremo una ragione” che per anni è stata la parodia renzista del famoso “Me ne frego” del Ventennio. Stategli vi- cino, invece, consolatel­o. Le tisane non funzionano, ma nei casi più gravi provate a dargli ottanta euro (insieme a Ansiolin 25 mg compresse, a stomaco pieno). Si consiglia di tenerli occupati (l’ideale sarebbe un Lego del ponte sullo Stretto, o un puzzle di 8.000 pezzi che ritrae la Serracchia­ni).

COMBATTERE IL TORPORE. Verso le cinque del mattino può insorgere una certa debolezza, rallentame­nto dei riflessi, torpore. Si consiglia, per restare svegli, di intavolare un’eccitante discussion­e sulla legge elettorale che bisogna fare al più presto, ma con quale maggioranz­a? Rivotare subito? No, giovedì prossimo. No in giugno. No in novembre. Nel caso la discussion­e decollasse, si consiglia di nascondere alla vista armi da taglio, il coltello del pane o quello che avete usato per la torta alla terza proiezione di Masia per il Senato.

CHAMPAGNE. Confidiamo che non siate così folli da mettere in frigo una bottiglia di champagne. Nel caso, è più facile che vi servirà per varare un transatlan­tico che per festeggiar­e l’esito delle elezioni.

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