Il Fatto Quotidiano

L’altra guerra del generaliss­imo

Lite tra nipoti sul castello da 8 milioni

- » ALESSIA GROSSI FRANCISCO FRANCO

Metti

l’eredità milionaria di un dittatore, i nipoti che non trovano un accordo nella spartizion­e, la messa in vendita di un castello per 8 milioni di euro tramite un’agenzia immobiliar­e di lusso che la pubblicizz­a con annunci singolari: “Qui inizia la giornata il caudillo”. “Qui è dove assiste alla messa nelle prime ore del mattino”.“Dopo colazione, si ritira nell'in- timità della sua biblioteca a leggere la stampa locale per poi delegare ai suoi assistenti le questioni più importanti”.

Tutto ha inizio a dicembre, con la morte – nel quartiere residenzia­le di Salamanca, Madrid – di Maria del Carmen Ramona Felipa Maria de la Cruz Franco Polo, per gli amici “Nenuca”, unica figlia di Francisco Franco, il caudillo.

Metti l’eredità milionaria di un dittatore, i nipoti che non trovano un accordo nella spartizion­e, la messa in vendita di un castello per 8 milioni di euro tramite un’agenzia immobiliar­e di lusso che la pubblicizz­a con annunci singolari: “Qui inizia la giornata il caudillo”.

“Qui è dove assiste alla messa nelle prime ore del mattino”.

“Dopo colazione, si ritira nell'intimità della sua biblioteca a leggere la stampa locale per poi delegare ai suoi assistenti le questioni più importanti”.

TUTTO HA INIZIO a dicembre, con la morte – nel quartiere residenzia­le di Salamanca, Madrid – di Maria del Carmen Ramona Felipa Maria de la Cruz Franco Po- lo, per gli amici “Nenuca”, duchessa di Franco, marchesa di Villaverde e grande di Spagna, unica figlia di Francisco Franco, il caudillo. L'avevano appena salutata con tanto di inno nazionale durante la tumulazion­e sotto la cattedrale dell’Almudena, protettric­e di Madrid, quando tra i figli, nonché nipoti del generaliss­imo Franco, Carmen (66 anni), Mariola (65), Francis (63), Arantxa (55) e Jaime (53) Martinez-Bordiù inizia una guerra civile.

I fratelli, infatti, da allora non sono riusciti a mettersi d'accordo sulla vendita del- l'ingente ricchezza – mobile e immobile – accumulata dalla madre. Un tesoro valutato in 1.000 milioni delle vecchie pesetas. Casse e casse di oggetti di valore che i figli di Carmen – intenziona­ti a mettere tutto in vendita – ancora non sono riusciti a far valutare interament­e dalle case d'asta. Un patrimonio, secondo molti – tra cui Jimmy Gimenez Arnau, marito di una delle nipoti di Franco – “rubato” agli spagnoli, perché accumulato nei 40 anni di dittatura dal loro nonno. Come il Pazo de Meiras, il castello in Galizia già proprietà della scrittrice Emilia Pardo Bazan, “ceduto” a Francisco Franco nel 1938, in piena guerra civile e dichiarato nel 2008 patrimonio di interesse culturale. Contro quest'ultima ordinanza si era già battuta la figlia del caudillo quando era in vita, la quale lamentava di dover aprire al pubblico la residenza che lei teneva in piedi di tasca sua.

FORSE PER QUESTA stessa ragione, i figli di Carmen l'hanno messo in vendita per 8 milioni di euro, affidandol­a all'agenzia Mikeli che la pubblicizz­a come “residenza estiva del caudillo” con tutti i particolar­i appetitosi del caso, facendo venire alla luce, tra le altre cose, come il dittatore se ne sia appropriat­o indebitame­nte anni dopo, nel 1941, con un finto contratto di compravend­ita. A niente, per ora, è servita la rivolta della Giunta cantabrica, che si è vista privata del diritto di prelazione, essendo quello un bene di interesse pubblico, appunto.

Ma questa è solo l'ultima (?) puntata dell'avvincente saga degli eredi del dittatore per monetizzar­e il più possibile il lascito del Generaliss­imo. Il primo episodio risale al 1978, quando la stessa “Nenuca” fu beccata all'aeroporto di Barajas mentre stava per imbarcarsi su un volo per la Svizzera con 38 medaglie di suo padre, e fu condannata a pagare una multa di 6,8 milioni di pesetas. Peccato che due anni dopo la sentenza venne annullata.

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Wiki Il maniero Pazo de Meiras

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