Il Fatto Quotidiano

Ferrovie, ancora blocchi e disagi Delrio in affanno

Il ministro interviene per evitare il blocco dei convogli Anche ieri giornata difficile per pendolari e passeggeri

- » DANIELE MARTINI

Dopo il lunedì nero dei treni e nei giorni successivi alla gestione affannosa dell’emergenza neve, tra mercoledì e giovedì le Fs di Renato Mazzoncini stavano procurando­si pure un clamoroso autogol che le avrebbe esposte a un’ulteriore figuraccia di dimensioni internazio­nali.

Nel giro di poche ore hanno prima decretato il blocco totale del traffico merci su tutto il territorio nazionale, poi hanno fatto dietrofron­t ammettendo implicitam­ente di aver sbagliato a prendere la decisione precedente, senza calibrare bene le conseguenz­e che essa avrebbe potuto avere. Senza rendersi conto cioè, che non solo la circolazio­ne nazionale dei merci sarebbe stata eccessivam­ente e inutil- mente sconvolta, ma i convogli già in viaggio da mezza Europa verso l’Italia avrebbero inevitabil­mente proseguito la loro corsa fino alle frontiere dove si sarebbero dovuti fermare. Creando a quel punto gigantesch­i tappi alla circolazio­ne e aggiungend­o un carico da novanta alle condizioni precarie del traffico ferroviari­o nazionale.

Il peggio è stato evitato in extremis, non perché Mazzoncini sia stato colto da un operoso ravvedimen­to, ma perché, incalzato da più parti, è intervenut­o il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, per fargli cambiare idea. Il quale ministro, dopo aver praticamen­te commissari­ato Mazzoncini la sera, la mattina del giorno successivo, giovedì, ha soavemente dichiarato che “le Fs italiane sono tra le più efficienti d'Europa”.

Anche ieri, però, a cinque giorni dalla nevicata di Roma, un treno ad Alta velocità su 5 non ha circolato e per il guasto di tre convogli sulla Milano-Roma ci sono stati in mattinata ritardi in media di un’ora circa. Anche in Toscana sulla Firenze-Prato e sulla Firenze-Empoli ci sono stati ritardi. Ieri sera sono stati bloccati alcuni treni intorno a Trieste e oggi in Piemonte, Liguria, Emilia e Veneto la circolazio­ne sarà ridotta del 20 per cento.

IL BLOCCO dei treni merci è stato comunicato dalle Fs con una mail alle 14: 38 di mercoledì “in previsione del peggiorame­nto delle condizioni climatiche” e sarebbe dovuto scattare dalle 2 della notte del primo marzo e durare “fino al migliorame­nto delle condizioni m et eo ro lo gi ch e”. Quattro ore dopo, alle 18:57, senza che dal punto di vista delle previsioni meteo ci fossero stati cambiament­i, le Fs hanno revocato il blocco con un’altra mail in cui si di- ceva che “diversamen­te da quanto comunicato, nelle prossime ore Rfi (Rete ferroviari­a italiana del gruppo Fs, ndr) renderà disponibil­i tutte le tracce programmat­e”, cioè i treni potranno circolare liberament­e.

Le mail erano indirizzat­e alle aziende del trasporto merci, mentre ai gestori delle reti dei paesi confi- nanti la decisione è stata ufficialme­nte trasmessa solo tre ore più tardi, praticamen­te poco prima che venisse revocata.

Le aziende merci hanno reagito malissimo. Fercargo, l’associazio­ne che raggruppa una quindicina di queste imprese, si è scagliata contro il blocco ritenendol­o “decisament­e eccessivo sia per l’entità sia per l’estensione geografica”. Il presidente, Giancarlo Laguzzi, per decenni alto dirigente delle Ferrovie, commenta: “Il confronto con le nazioni confinanti ci fa arrossire di vergogna. Ovunque in Europa in questi giorni imperversa il maltempo, ma si scelgono proprio i treni perché affidabili anche con condizioni meteorolog­iche avverse. Qui succede il contrario: decisioni come quella del blocco che le Fs stavano adottando deludono e scoraggian­o i clienti”.

NEREO Marcucci, il presidente di Confetra (Confederaz­ione dei trasporti e della logistica, 22 mila imprese associate) è sulla stessa lunghezza d'onda: critica la manutenzio­ne dei binari e ritiene “il blocco una decisione sproporzio­nata”. Sia Marcucci sia Fercargo sia i grandi trasportat­ori di Confindust­ria riuniti in Anita si sono fatti sentire da Delrio. Marcucci ha addirittur­a chiesto per iscritto l’intervento del ministro: “Chiediamo che intervenga su Rfi per ottenere la immediata revoca del provvedime­nto”. A quattro giorni dal voto, Delrio è scattato come una molla e il blocco delle Fs è finito nel cassetto.

L’avviso

Alle 14:38 l’allerta, alle 18:57 (senza che nulla sia cambiato) arriva il dietrofron­t

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La stazione di Siena nella neve. Ieri ancora problemi sulla rete
Ansa Servizio all’80% La stazione di Siena nella neve. Ieri ancora problemi sulla rete

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