Il Fatto Quotidiano

I Radicali contro Bonino: “Il 4 marzo scioperiam­o”

L’ultima faida tra gli eredi di Pannella: gli “or todossi” Turco e Bernardini invitano a disertare le urne. Traduzione: non votate la lista di Emma

- » TOMMASO RODANO

Radicali contro. Gli eredi di Marco Pannella, ancora sotto le insegne del “Partito Radicale Nonviolent­o Transnazio­nale e Transparti­to”, invitano pubblicame­nte all’a ste ns ion e. Anzi allo “sciopero del voto”. E dunque – indirettam­ente ma non troppo – chiedono di non votare la lista radicale di Emma Bonino e Riccardo Magi, candidati nel centrosini­stra sotto il simbolo di +Europa ( con la complicità dell’ex democristi­ano Bruno Tabacci che ha consentito loro di saltare la raccolta firme).

LA FRATTURA tra pannellian­i ortodossi e boniniani è ormai un grande classico nella famiglia radicale. Il vecchio leader sbottò pub- blicamente già nel 2015: “Emma è fuori dal partito, a lei interessa solo il jet set”. Le cause sono più antiche e chiarament­e più profonde, e hanno a che fare soprattutt­o con la gestione del patrimonio e della Radio. L’ultimo capitolo, a febbraio, è stato lo “sf ratto ” di Bonino, Gianfranco Spadaccia e Marco Cappato dalla sede del partito, dove conservava­no i loro uffici.

Così l’ultima replica della Guerra dei Roses di Torre Argentina va in onda a tre giorni dal voto che potrebbe riportare in Parlamento alcuni esponenti storici di quella famiglia (a cominciare dall’ex ministra, di recente molto accreditat­a tra colonnisti e altri interpreti del pensiero democratic­o mainstream). Dalla sede del partito viene scandita l’indicazion­e di non votare. La ripetono Maurizio Turco, Rita Bernardini, Antonio Cerrone, Elisabetta Zamparutti e Sergio D’Elia. Quest’ultimo apre la conferenza stampa – che peraltro la stampa, persino le agenzie, diserta in modo unanime – con queste parole: “Per la prima volta la Lista Pannella non presenta proposte elettorali”. Il sottotesto: +Europa con noi non c’entra niente.

Legge truffa La ragione principale per astenersi è il Rosatellum: inganna gli elettori

LA RAGIONE principale per cui i Radicali – quelli transnazio­nali e non violenti – chiedono di disertare le urne è il Rosatellum: una legge elettorale che – sostengono – manipola la volontà del cittadino e la cancella con metodi sostanzial­mente truffaldin­i. Queste elezioni pertanto non vanno legittimat­e: la loro “non democratic­ità” ha raggiunto vette inesplorat­e, persino per la storia poco gloriosa del “regime partitocra­tico” che i radicali ortodossi denunciano dalla nascita. E dunque “sciopero del voto”, come ripete Rita Bernardini. Seguendo pure l’interpreta­zione autentica dello Statuto del partito (quello transnazio­nale, etc.) che non contempla la possibilit­à di sostenere o presentare liste alle elezioni. E per quanto riguarda i compagni radicali che si sono candidati lo stesso, aggiunge un po’ beffardame­nte Bernardini, “gli auguro senz’altro di essere tutti eletti”.

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Ansa Candidati Emma Bonino e Riccardo Magi di +Europa

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