Automazione Non tutte le rivoluzioni vengono per migliorare il lavoro
Il 4 marzo è vicino, la destra e la sinistra invocano la governabilità. Ognuno dice: “Votate per noi così è assicurata la governabilità”. Ma sia la destra che la sinistra partecipano alle elezioni in “coalizioni’’ tutt’altro che omogenee.
La coalizione dei parassiti di sinistra è in netta contrapposizione a quella dei parassiti di destra ad esempio sullo ius soli, sui matrimoni gay, sull’amnistia, quindi le due coalizioni contengono i germi della ingovernabilità.
Tranne una governabilità di basso profilo, frutto di continui compromessi al ribasso, l’unica forza politica che può assicurare una governabilità che governi senza compromessi al ribasso e stabilità è il Movimento 5 Stelle, non avendo “vincoli di coalizione’’. E vogliono abbattere i privilegi di cui godono le due coalizioni unite dagli stessi interessi.
Delrio come può difendere il disastro delle Ferrovie?
Certo non si può insegnare a qualcuno a vergognarsi e credo che il ministro Delrio, come tutta l’allegra compagnia del nuovo corso Pd, difetta di questa qualità. Infatti, non parlo dei regali fatti ai concessionari autostradali – che si sono visti assegnare prolungamenti di licenze ed aumenti autostradali che incidono in negativo sulle nostra tasche ed in positivo sulle loro – trova così il coraggio o l’impudenza di dichiarare che anche nella situazione creatasi a seguito delle nevicate dei giorni scorsi le Fs si sono comportate egregiamente e che i vertici di quell’Azienda godono della sua totale fiducia.
Mi chiedo in che mondo viva Delrio! Non credo nel mondo reale perchè anche un alieno avrebbe registrato i disagi di questi giorni che si sono già verificati qualche tempo fa senza che nessuno, di quelli lautamente pagati e nominati da Delrio, abbia pensato a qualche soluzione.
È sempre così! Bastano 10 cm di ne- LA NOTIZIA CHE ENTRO IL 2020 la Levi’s sostituirà molti degli operai con i robot per aumentare la velocità di produzione e diminuire i costi non deve cogliere di sorpresa. Ormai tutti si riempiono la bocca con la robotizzazione e meccanizzazione del lavoro. La domanda che sorge però è: se questo è un trend globalizzato e mondiale è chiaro che saranno milioni i disoccupati, e dubito che questi ultimi si buttino a comprarsi nuovi jeans Levi’s, anche se costassero la metà perché robotizzati. I disoccupati non si fiondano a comprare una Ferrari solo perché da 200 mila euro è scesa a 90 mila. E c’è anche da dubitare fortemente che i licenziati trovino tutti lavoro nell’industria costruttrice di robot. A meno che i solerti proprietari della Levi’s non distribuiscano magnanimamente e saggiamente i risparmi ottenuti coi robot agli operai che i robot hanno di fatto licenziato. Ma poiché è più facile vedere Babbo Natale, credo che entro breve i grandi imprenditori dovranno chiedersi come mai non vendono più, anche con costi di produzione più bassi. GENTILECOSTANTINI, nel centro distribuzione diAmazon in provincia di Rieti, per la prima volta in Italia, sono stati introdotti i robot che trasportano gli scaffali fino all’operaio addetto allo stoccaggio. Un’innovazione venduta come positiva: raccontano che così i lavoratori non devono più percorrere chilometri stancandosi e affaticandosi. Usurandosi. È lo stesso principio decantato in parte da Levi’s: gli operai non dovranno più respirare le nubi tossiche che si sollevano dai prodotti per i trattamenti. Se si chiede conto dei posti che si perderanno, tutti hanno una sola versione: come è già successo con le altre rivoluzioni industriali, il lavoro non sparirà. Semplicemente cambierà. I dipendenti saranno formati nuovamente, ci sarà una nuova industria, nuova occupazione. ve ed il mondo in Italia si ferma. Mi chiedo come facciano Paesi come la Russia, gli Stati Uniti e tutti quei Paesi che per molti mesi hanno a che fare con la neve. Forse la risposta sta nel fatto che tali Paesi non hanno ministri competenti come Delrio. O no?
Una legge elettorale criticata anche da chi l’ha scritta
In ogni giornale si sprecano gli articoli sui numerosi difetti contenu- Dimenticano però di specificare che per semplice aritmetica, e in virtù della agognata ottimizzazione del processo produttivo, non potranno garantire nuovo lavoro a tutti. Amazon portava come esempio l’assunzione di informatici incaricati di risolvere eventuali anomalie, di progettisti, sviluppatori, manutentori. Ma quanti lavoratori hanno queste competenze? Quanti sono in grado di acquisirle con la semplice formazione aziendale? Pochi. Il cambiamento è troppo grande e troppo veloce. Nell’attesa che si formino i lavoratori di domani, quelli di oggi – con le loro “competenze ordinarie” – restano indietro e nutrono la voce “perdita del potere d’acquisto” negli studi sull’impatto occupazionale dell’automazione. ti nella legge elettorale vigente. Il paradosso è che questi, sono salomonicamente riconosciuti anche da coloro che hanno scritto la legge stessa. Un aspetto che nessuno ha sottolineato, è quello che con l’impossibilità del voto disgiunto le schede elettorali saranno più facilmente taroccabili. Mi spiego: si presuppone che domenica prossima, molti elettori, per semplicità, esprimeranno il loro voto con una sola croce sul collegio plurinominale. Bene, basterà che qualcuno degli scrutati ponga un’altra croce su quello uninominale di un’altra coalizione per rendere nulla la scheda. Cosa che non sarebbe possibile con la possibilità del voto disgiunto o con l’obbligatorietà delle due croci. DIRITTO DI REPLICA
Con riferimento all’articolo apparso ieri sul Fatto Quotidiano relativamente ai servizi di assistenza sanitaria alle autorità istituzionali pre- senti all’interno delle sedi della Presidenza del Consiglio, si precisa quanto segue. Il presidio sanitario a supporto del presidente del Consiglio e delle altre autorità di Governo è in funzione sin dal 2002. Fino al 2012 il servizio è stato assicurato da 8 medici, poi ridotti a 3 a seguito degli interventi di spending review adottati negli ultimi anni. Gli stessi medici sono responsabili anche di ogni adempimento previsto in materia di medicina del lavoro per tutte le sedi e per la totalità del personale della Presidenza del Consiglio dei ministri. In considerazione dell’esiguo numero di specialisti disponibili a fronte della consistente mole di compiti da svolgere, nel corso del 2017 è stata concordata con le Amministrazioni competenti, ministeri della Salute e della Difesa, una integrazione al decreto interministeriale che regola la materia. Pertanto, in analogia alla previsione già vigente, relativa alle forme di assistenza sanitaria per i componenti degli organi costituzionali da parte di personale medico militare, tale possibilità è stata estesa al presidente del Consiglio e alle autorità di governo, nelle sedi della Presidenza. Conseguentemente è stata definita una convenzione con il Ministero della difesa, che stabilisce le modalità più opportune per garantire il necessario livello di tutela sanitaria, regolando anche l’impiego operativo di una autoambulanza per i casi di emergenza e primo soccorso. Dunque, le misure adottate corrispondono esclusivamente a esigenze d’impiego razionale e appropriato delle risorse disponibili e non sono riferite ad alcun genere di particolare allarme. Prendiamo atto con piacere che le disposizioni non siano legate a uno specifico allarme. Nel confermare il contenuto del nostro articolo, però, il Segretario Generale Aquilanti ancora non spiega quali ragioni abbiano reso necessario incrementare la sorveglianza sanitaria per tutte le 24 ore.