Cisterna, per l’Arma Capasso era idoneo e rifiutò lo psicologo
Il carabiniere omicida-suicida La moglie ha più volte incontrato anche il comandante di Velletri per esprimere la sua preoccupazione
Ci sarebbero stati almeno tre o quattro colloqui informali negli ultimi mesi fra Antonietta Gargiulo e il comandante della compagnia dei carabinieri di Velletri. Tutti con oggetto gli esposti che la moglie di Luigi Capasso aveva presentato al commissariato di polizia di Cisterna di Latina. Ora toccherà alla procura militare, che ieri ha aperto un’inchiesta, valutare se ci sono responsabilità da parte di dirigenti o funzionari dell ’ Arma. Nel frattempo emerge un nuovo, non trascurabile, particolare: l’omicida fu sottoposto a una visita medica in caserma, di fronte a una commissione di esperti, e fu dichiarato “idoneo”.
SI CONCENTRANO dunque sul ruolo delle forze dell’ordine e su quei tanti appelli non ascoltati, le indagini sulla strage avvenuta mercoledì in provincia di Latina, dove Capasso, 44enne appuntato dei Carabinieri, ha prima ferito gravemente la moglie Antonietta di 39 anni, ora ricoverata al San Camillo di Roma, poi è salito in casa ed ha ucciso le figlie Martina e Alessia, di 14 e 7 anni. Al termine di una lunga trattativa con le forze dell’ordine, l’uomo si è quindi suicidato.
Il sospetto più che fondato è che almeno i vertici della compagnia di Velletri – dove il militare era di stanza in virtù di un trasferimento disciplinare – conoscessero bene la situazione e fossero stati informati ampiamente dalla 39enne riguardo le minacce e i comportamenti ossessivi e violenti del marito. Non solo. La donna aveva provveduto esposti alla polizia di Stato, ma non ci sono al momen- to evidenze, fra l’altro, che le due segnalazioni fossero state trasmesse ai magistrati. Tanto che Antonietta aveva pensato fosse meglio andare ad esporre direttamente la questione al comandante dei carabinieri di Velletri. Sull’argomento, vi è al momento il più assoluto silenzio da parte dell’Arma. Come