Human Technopole nel caos: il direttore preso a sua insaputa
Post ExpoIl centro di ricerca voluto dal governo è una scatola vuota e chi dovrebbe guidarlo non lo sa. Ricercatori: il Politecnico fa incetta
Neanche il tempo di partire e già per Human Technopole ( Ht) iniziano i problemi. Il centro di ricerca su genoma e big data voluto dal governo Renzi, per l’area Expo di Milano, ha individuato quello che sarà il direttore generale e assunto i primi 8 ricercatori. Ma c’è poco di chiaro in queste nomine: il direttore, per dire, non ha mai ricevuto l’offerta per la posizione. E per i ricercatori, a fronte di 117 domande, 7 su 8 dei neo assunti provengono da un unico istituto: il Politecnico di Milano.
IL 17 FEBBRAIO, Ht rende noto che è stato individuato il direttore. Al momento la funzione è svolta da Roberto Cingolani, da 12 anni direttore dell’Istituto italiano di tecnologia di Genova, incaricato dal governo di progettare e seguire la fase di avviamento. “Il candidato preferito (su 5, ndr)... è risultato il professor Iain Mattaj, attuale dg dello European Molecular Biology Laboratory (Embl) di Heidelberg in Germania”, recita una nota. I giornali rilanciano: “È Mattaj il nuovo direttore del Technopole”. Ma in una email al Fatto, Mattaj spiega: “Non ho ricevuto alcuna offerta ufficiale e non ho discusso il progetto a sufficienza per dire se accetterò o meno, la situazione è molto meno avanzata di quanto è stato riportato”. L’ufficio stampa di Ht replica che “Mattaj è stato avvisato contestualmente alla pubblicazione del comunicato”. Lo scienziato non conferma. Tant’è che il 18 febbraio ha inviato una email ai centri Embl europei sotto la sua direzione: “Trovo Ht promettente e interessante, e sono dunque interessato alla posi- zione. Ma non ho ricevuto alcuna offerta formale (...) so troppo poco su molti aspetti del progetto per essere pronto ad accettare un’eventuale nomina”. Il Fatto ha chiesto inutilmente un chiarimento a Stefano Paleari, presidente del comitato di coordinamento di Ht – nominato dal governo a novembre 2016 – che ha diretto la selezione.
Poi c’è la questione dei primi assunti. Ht spiega che l’8 gennaio 2018 sono stati assunti i primi otto ricercatori per i sette centri di cui sarà composto Ht. Tutte posizioni – chiarisce – di post-doc, cioè ricercatori che hanno con- cluso il dottorato. Sono stati presi al Cads, il laboratorio di Analisi decisioni e società a metà tra Ht e Politecnico di Milano, il primo dei sette centri. In attesa che venga selezionato un direttore, il Cads è al momento coordinato da Piercesare Secchi, ordinario di Statistica al Politecnico (scelto dal Senato accademico) e da Fabio Pammolli, professore di Economia sempre al Politecnico (Scelto dall’Iit di Genova). Pammolli è l’ex rettore dell’Imt di Lucca, al centro dello scandalo sul potenziale plagio nella tesi di dottorato del ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia( di cui Pammolli è stato co-relatore).
Cinque degli otto posti da post doc sono stati banditi da Ht e tre dal Politecnico, spiega l’ufficio stampa. Ma risulta che i tre banditi dal Politecnico siano in realtà dottorati, peraltro banditi ben prima che Ht fosse in condizione di assumere personale, cioè nel maggio 2017. Dottorati che quindi continueranno a svolgersi al Politecnico visto che Ht non è ac- creditata per questo. Mentre i 5 post doc al momento non hanno nessun capo progetto a seguirli, esclusi Secchi e Pammolli, visto che non sono state assunte altre figure al Cads. Ht spiega che i bandi per i ricercatori post doc sono stati ampiamente pubblicizzati in tutto il mondo, in riviste di settore come Nature, New Scientist e Science magazine, e che sono pervenute 117 domande. Ma alla fine, su 5 vincitori, ben 4 provengono dal Politecnico di Milano (uno risulta essere stato tesista del professor Secchi). La commissione esaminatrice era composta da Pammolli, da Secchi e da Fabrizio Lillo, Ordinario di Metodi matematici per l’economia. Secchi e Pammolli non hanno voluto rilasciare chiarimenti.
ORA HT SI AVVIAa diventare una fondazione privata (come l’Iit di Genova e l’Imt di Lucca) ma finanziata con fondi pubblici stanziati direttamente dai ministeri dello Sviluppo economico e dell’Istruzione. In pratica non dovranno concorrere con il resto degli enti di ricerca e università pubbliche per l’ assegnazione delle risorse. “Ht si sta sviluppando sotto il segno della stessa ideologia che propiziò la nascita d el l’Ii t”, spiega Giuseppe De Nicolao , ordinario di Ingegneria dell’Università di Pavia. “Mentre si lascia inaridire il sistema universitario e della ricerca si creano canali preferenziali per irrigare abbondantemente oasi riservate a chi, più che l’eccellenza, può vantare stretti addentellati con i centri di potere politico ed economico. Così, mentre la siccità di fondi devasta il settore pubblico, altrove si può persino sprecare l’acqua”.
Pesi e misure
Centro finanziato dai ministeri. Il prof De Nicolao: “Fondi a chi è legato alla politica” Non ho ricevuto alcuna offerta ufficiale e non ho discusso il progetto a sufficienza per dire se accetterò o meno
IAIN MATTAJ Mentre si fa inaridire il sistema universitario e della ricerca si creano canali preferenziali per irrigare oasi riservate a chi può vantare rapporti con i centri di potere politico ed economico
GIUSEPPE DE NICOLAO