Il “Paradiso delle Signore” è l’inferno dei lavoratori
Per la fiction Rai turni massacranti: 60 ore a settimana per oltre 9 mesi
Il luogo di lavoro sarà il set di una fiction televisiva, ma nelle condizioni che la Rai ha proposto ai suoi dipendenti per la terza stagione de Il paradiso delle signorenon c'è alcuna finzione. Le riprese impiegheranno le maestranze per dieci ore quotidiane, cinque giorni alla settimana più la disponibilità per aggiungere anche il sabato. I turni potranno raggiungere (e qualche volta superare) le 60 ore settimanali e questo ritmo durerà per più di nove mesi. Il progetto per la nuova edizione della serie di Rai Uno è in questi giorni al centro di un duro scontro tra l'azienda pubblica e i sindacati che ne mette in dubbio la realizzazione.
Anche per questa stagione la sede individuata è negli studi di Torino. Sede che, oltre alla televisione per i ragazzi, si sta specializ- zando nelle fiction. Finora questo programma è andato in onda in prima serata per due stagioni da 20 episodi tra il 2015 e il 2017. Gli ascolti hanno risposto discretamente, con punte di quattro milioni di telespettatori. La Rai ora ha quindi pensato di fare le cose in grande: 180 puntate quotidiane da 45 minuti l'una, da confezionare quasi totalmente con risorse interne e solo in piccola parte servendosi di società in appalto. La trasmissione, sempre sulla rete ammiraglia, sarà però spostata nella fascia pomeridiana. Una grande occasione per il capoluogo piemontese, ma che richiederà ai lavoratori uno sforzo non indifferente per consegnare il prodotto in tempo per la messa in onda. Così la Rai ha pensato di mettere sul tavolo dei sindacati della comunicazione (Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Confsal), una proposta giudicata irricevibile. “A Torino abbiamo già fat- to fiction con turni da cinque giorni più il sesto – spiega Alessio De Luca della Slc Cgil – e per questo da noi i lavoratori sono già molto stressati. In genere, però, le riprese sono sempre durate tra le otto e le dodici settimane. Questa produzione dovrà andare avanti per 38 settimane, con questi ritmi non è sostenibile, bisogna allargare l'organico e permettere maggiori riposi”. I lavoratori tengono a precisare di non essere contrari ad avviare una stagione così lunga e impegnativa, anzi sono ben disposti a cogliere quest'opportunità, però pretendono migliori condizioni. Per questo i sindacati stanno cercando, con la mediazione del Comune di Torino, di trovare un accordo con la Rai. L'idea sarebbe ridurre di un giorno la settimana l'attuale schema che prevede i cinque giorni, più la possibilità di allungare a sei. Insomma, fare quattro giorni con al massimo l'aggiunta del
Nella sede di Torino Trattative con i sindacati che chiedono “rinforzi” Produzione a rischio
quinto. Tra i lavoratori, tra l'altro, c'è anche il timore che per un progetto così imponente non bastino 60 ore per 38 settimane e quindi chiedono rinforzi. Proprio ieri c'è stato un incontro, ma non risolutivo: “Da parte dell'azienda – spiega Pietro Gabriele della Cgil di Torino – abbiamo avuto delle aperture e abbiamo fatto piccoli passi avanti. Ora però dovranno decidere i lavoratori”. Si conta di trovare un accordo entro una settimana: gli appassionati della serie dovranno aspettare l'esito delle trattative.