Il Re Mida dei rifiuti nell’Italia degli “avvoltoi”
Oggi il lavoro del giornalista sui furbi che si arricchiscono col Paese che muore
È l’Italia dei trasporti, dell'acqua, dei rifiuti, delle autostrade. Esce oggi “Avvoltoi” (Mondadori), il nuovo libro di Mario Giordano. Pubblichiamo una parte del capitolo sugli “avvoltoi dei rifiuti”.
Paolo Bonacina è un imprenditore di 47 anni, nato a Lecco e residente a Mandello del Lario. Siamo nei luoghi del Manzoni: quel ramo del lago di Como che volge a Mezzogiorno, Renzo, Lucia e la frazione umida tritovagliata. Non so quanto Bonacina sappia dei Promessi Sposi, ma della frazione umida tritovagliata di sicuro sa tutto. Ma proprio tutto.
NELLA SUA CARRIERAha rivestito 26 cariche diverse in molteplici società, dall’immobiliare alla pubblicità. Ma la sua specializzazione è proprio l’immondizia: è una specie di Promesso Sposo della Monnezza, insomma. (...) e sa muoversi con disinvoltura nella palude degli appalti. Li vince e poi smaltisce rifiuti. Una piccola parte li porta negli impianti di sua proprietà. Gli altri in inceneritori o discariche sparsi per il Nord Italia. Dove, come risulta dalle intercettazioni, tutti i tecnici lo stanno ad ascoltare manco fosse l’oracolo di Delfi (...) Fra il 2014 e il 2015, in particolare, Bonacina si aggiudica una serie di appalti piuttosto ricchi in Campania. La Regione, come è noto, è in costante emergenza rifiuti. Non sa dove mettere l’immondizia. E così è disposta a pagare cifre anche piuttosto alte a chi se la prende. All’uomo di Lecco non pare vero: piomba sulla gara, se la aggiudica a un prezzo significativo (87,95 euro a tonnellata) e poi comincia la distribuzione dei pani e dei bidoni in giro per l’Italia. La parte secca è destinata per lo più all’inceneritore A2a di Brescia, quella umida a una serie di discariche in provincia di Alessandria (Castelceriolo, Tortona, Solero, Novi Ligure…).
E fin qui non ci sarebbe nulla di male se il Promesso Sposo della Monnezza non si dimenticasse un piccolo particolare: infatti evita accuratamente di eseguire le lavorazioni che sono obbligatorie prima di mandare i rifiuti nell’inceneritore o in discarica. Come li prende, così li consegna. Il meccanismo è totalmente illegale. Ma assai redditizio. Infatti: i suoi gua- dagni aumentano a dismisura. E i nostri veleni pure. (...) Ma Bonacina se ne impipa: intasca e non fa nulla di ciò che dovrebbe, almeno secondo quanto ricostruito dal Noe e riportato nell’ordinanza del giudice. I video, del resto, non lasciano spazio a dubbi: i camion arrivano negli impianti e ripartono pochi minuti dopo. Ai rifiuti viene cambiata solo l’etichetta (...) Il “metodo Bonacina” in meno di due anni ha reso 10 milioni di euro. E si sa: la pecunia, a differenza delle discariche, non puzza mai. Il suo inventore è un serio imprenditore brianzolo, figlio di una terra da sempre nota per la sua capacità produttiva. E infatti non si disperde in attività collaterali, non concede nulla al folklore, lavora a testa bassa a quello che il giudice definisce un “progetto criminoso collaudato”. A quest’ultimo, per altro, partecipano anche i responsabili di discariche e inceneritori (...) Infine, il “metodo Bonacina” è la dimostrazione del fatto che, come dicevamo, il normale tragitto illecito dei rifiuti, così come siamo sempre stati abituati a considerarlo, si è capovolto: non va più dal Nord al Sud, ma dal Sud al Nord. S’inverte la rotta, insomma, anche se la sostanza resta uguale: c’è troppa immondizia, smaltirla è complicato e qualcuno ci mangia su (...)
E QUANDOserve, si ungono le ruote dell’ingranaggio, utilizzando i meccanismi più abusati: l’i mprenditore di Lecco, infatti, secondo l’accusa avrebbe pagato una tangente al marito di una sindachessa (quella di Alessandria) sotto forma di una Fiat Freemont del valore di 30.000 euro e qualche contratto di consulenza. Basta così poco? Chi lo sa. L’importante, in ogni caso, è accumulare (...) Lui è stato fermato. Ma chissà quanti ancora, proprio adesso, mentre voi state leggendo, lo stanno imitando nell’ombra di qualche discarica, nel buio di qualche inceneritore.