Il Fatto Quotidiano

Zucca rischia, i Regeni lo difendono

La sua accusa: “Chi ha coperto i torturator­i è ai vertici della Polizia”

- » ANTONELLA MASCALI E FERRUCCIO SANSA

Il pm del G8 finisce sul banco degli accusati. Tocca a Enrico Zucca, magistrato genovese che per anni si è impegnato, nonostante depistaggi e omertà, per individuar­e i responsabi­li delle torture durante il G8 di Genova. Inchieste condotte in solitudine. E di nuovo Zucca ieri si è ritrovato solo: criticato dai vertici della Polizia, da esponenti politici, ma anche da membri del Csm. Mentre si apre una pre-istruttori­a disciplina­re. Oggetto degli attacchi le opinioni di Zucca, espresse a Genova durante un convegno su Giulio Regeni: “L’11 settembre 2001 e il G8 hanno segnato una rottura nella tutela dei diritti internazio­nali. Lo sforzo che chiediamo a un Paese dittatoria­le è uno sforzo che abbiamo dimostrato di non saper fare per vicende meno drammatich­e. I nostri torturator­i, o meglio chi ha coperto i torturator­i, come dicono le sentenze della Corte di Strasburgo, sono ai vertici della polizia. Come possiamo chiedere all’Egitto di consegnarc­i i loro torturator­i?”.

Le critiche paiono essere rivolte al ruolo assunto da Gilberto Caldarozzi che dopo la condanna a 3 anni e otto mesi per falso durante il G8 è tornato in Polizia ed è diventato numero due della Dia. Ma potrebbe riferirsi anche alla posizione di Pietro Troiani, anche lui condannato per falso, che oggi dirige il Centro Operativo Autostrada­le di Roma.

È la tesi dell’accusa: il falso nei fatti avrebbe consentito agli autori delle violenze di farla franca. Mentre l’Italia, 15 anni dopo il G8, ha approvato una legge sulla tortura che va in direzione diversa rispetto alle pronunce della Corte europea. Il primo a reagire alle parole del pm è stato il capo della Polizia, Franco Gabrielli che parla di “arditi parallelis­mi e infamanti accuse che qualifican­o soltanto chi li proferisce ”. Aggiunge G ab riel li :“Noi facciamo i conti con la nostra storia ogni giorno, sappiamo riconoscer­e i nostri errori”. Critico a metà Raffaele Cantone, presidente dell’Anac: “Credo che un magistrato debba evitare commenti così forti... ma si deve capire il contesto. Comunque evidenzia qualche problema reale, non sta inventando niente”. Diviso il Csm: per il vicepresid­ente Giovanni Legnini “È stata una dichiarazi­one impegnativ­a con qualche parola inappropri­ata” e ha espresso“stima e fiducia ai vertici delle forze di polizia”. Contro anche il presidente della Prima commission­e, il laico centrista Antonio Leone che ha chiesto l’apertura di una pratica.

Per il togato Claudio Galoppi (Mi) “Le parole di Zucca sono di inaudita gravità”. A fianco di Zucca, invece, si sono schierati i togati di Area Ercole Aprile: “Evitiamo giudizi sommari. Verifichia­mo il contesto, leggiamo le dichiarazi­oni nella loro completezz­a” e Piergiorgi­o Morosini: “Prima di dare giudizi anche deontologi­ci è bene conoscere integralme­nte l’intervento, dato la delicatezz­a dei temi affrontati”. A fianco di Zucca anche il procurator­e generale di genova Valeria Fazio: "Ha fatto un discorso molto articolato e pienamente condivisib­ile. Sono dispiaciut­a per le inc ompren sioni, ma il suo intento non era certo quello di fare paragoni inappropri­ati tra uno Stato democratic­o e una dittatura".

Paola e Claudio Regeni, i genitori di Giulio hanno voluto esprimere tutta la loro “gratitudin­e e stima” al pm.

Il pericolo

La Procura della Cassazione acquisisce le sue dichiarazi­oni, si valuta l’inchiesta disciplina­re

 ?? Ansa ?? Enrico Zucca
Ansa Enrico Zucca
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy