Il Fatto Quotidiano

ASSESSORE VENDUTO PER UNA CALDAIA

Si indaga su appalti del Comune e un’installazi­one sospetta

- » VINCENZO IURILLO

Un assessore del Pd si sarebbe fatto corrompere facendosi comprare e installare in casa una caldaia da 1.000 euro.

Un servizio offerto dall’impresa che stava realizzand­o i lavori di recupero di una ex clinica e del comando di polizia municipale da riconverti­re a sede del- la nuova compagnia dei Carabinier­i.

È accaduto a Ercolano ( Napoli), dove il Partito democratic­o – afferma la Procura di Napoli sull’avviso conclusa indagine – è il “partito egemone in città da epoca risalente e comunque dal 1995”. L’ormai ex assessore ai Lavori pubblici si chiama Salvatore Solaro ed è solo uno tra i 27 indagati di un’inchiesta che ha passato al setaccio i lavori pubblici dell’amministra­zione dem guidata fino al 2015 dal sindaco Vincenzo Strazzullo, anche lui indagato.

La corruzione dell’acqua calda. Un assessore del Pd si sarebbe fatto corrompere facendosi comprare e installare in casa una caldaia da 1.000 euro. Un servizio offerto dall’impresa che stava realizzand­o i lavori di recupero di una ex clinica e del comando di polizia municipale da riconverti­re a sede della nuova compagnia dei Carabinier­i. È accaduto ad Ercolano ( Napoli), dove il Partito Democratic­o – afferma la Procura di Napoli sull’avviso conclusa indagine – è il “partito egemone in città da epoca risalente e comunque dal 1995”. L’ormai ex assessore ai Lavori Pubblici si chiama Salvatore So- laro ed è solo uno tra i 27 indagati di un’inchiesta che ha passato al setaccio i lavori pubblici dell’ amministra­zione dem guidata fino al 2015 dal sindaco Vincenzo Strazzullo, anche lui indagato. L’avviso è un trattato dei principali reati di pubblica amministra­zione– corruzione, abuso d’ ufficio, falso, turbativa d’asta – contestati a vario titolo ad un elenco di big locali del Pd prima dell’avvento di Ciro Buonajuto, il renzianiss­imo sindaco in carica, estraneo alle indagini. Nelle carte si racconta la storia di come, secondo l’accusa, alcuni appalti di Er- colano – la nuova caserma, il restauro di Villa Campolieto, i lavori di Pugliano - divennero oggetto di spartizion­e di tangenti e di assunzioni di favore. A Solaro, l’impresa avrebbe regalato anche 2000 euro in contanti. E odorerebbe di mazzetta pure il duplice bonifico per quasi 18.000 euro alla Saab Progetti srl amministra­ta dall’ex assessore: la Procura li ritiene frutto di pagamenti per prestazion­i mai eseguite. Al numero 20 della lista c’è Luisa Bossa, parlamenta­re uscente eletta due volte nel Pd (ma ora milita in LeU), già due volte primo cittadino. È indagata per turbativa d’asta e per traffico di influenze illecite “come Tiziano Renzi”, scrive il portale www.giustizian­ews24.it che ha anticipato la notizia, ricordando l’analogia con il papà dell’ex premier ed indagato più celebre d’I t a li a per questa recente fattispeci­e di reato. Secondo i pm Celestina Carrano e Valter Brunetti, Bossa e Solaro con altri indagati avrebbero pilotato l’assegnazio­ne del restauro di Villa Campolieto (un edificio vanvitelli­ano del XVIII secolo, usato da Dino Risi nel film cult ‘ Operazione San Gennaro’) per favorire un subappalto all’impresa di Mariano Nocerino “esponente influente del Pd di Ercolano in grado di controllar­ne le vicende mediante un cospicuo pacchetto di tessere (…)”. Un tassello di un puzzle di interessi pubblico-privati grazie al quale avrebbe trovato un lavoro pure il figlio dell’ex deputata.

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Ansa Luisa Bossa, ora in LeU

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