Nel cuore russo di Londra tra i rifugi dorati degli oligarchi
Un’Ong sulla trasparenza finanziaria organizza il tour delle magioni acquistate dai miliardari legati al regime putiniano
Chelsea, Kensington, Belgravia, Westminster. Nei quartieri più esclusivi di Londra ricchi uomini d’affari arrivati dalla Russia, politici, ex funzionari delle aziende di Stato e uomini dei servizi segreti comprano case costosissime. E spesso lo fanno nascondendo le loro identità e le loro fortune dietro società di comodo con sede nei paradisi fiscali. Qualcosa però mette in pericolo queste proprietà dalle facciate tinteggiate di bianco e a volte protette da cancelli altissimi. Il comitato ClampK ( Committee for Legislation Against Moneylaundering in Properties by Kleptocrats) torna a chiedere al governo di Theresa May di intervenire contro il riciclaggio di denaro di questi imprenditori ben descritti nella serie tv della Bbc McMafia , tratta dal libro di Misha Glenny. Sull’onda degli intrecci tra Donald Trump e la Russia, dell’av ve le na me nt o dell’ex agente dello spionaggio militare russo ( e talpa dell’MI6) Sergei Skripal a Salisbury e della rielezione di Putin, il comitato ha organizzato un tour tra i quartieri di Londra in cui si trovano le dimore di imprenditori e oligarchi, il “Kleptocracy Tour”.“Ne abbiamo fatti molti, ma questo è il primo dedicato esclusivamente alla Russia - spiega Roman Borisovic, nato a Mosca, ex uomo d’affari e fondatore del comitato anticorruzione. Vogliamo riportare il tema all’attenzione del governo, che è stato negligente”.
Appuntamento a Whitehall Gardens, giardini sul Tamigi a due passi dal Parlamento e dalla sede di Scotland Yard. Al lato sud dei giardini si affacciano due appartamenti del palazzo al 4 di Whitehall Court, appartamenti che il dissidente Alexey Navalny sostiene siano di una società di Igor Shuvalov, vice primo ministro russo. Costo totale: 11,44 milioni di sterline, circa 13 milioni di euro. Secondo gli attivisti di Transparency International, con il suo stipendio ufficiale Shuvalov impiegherebbe 76 anni a pagare queste case a Westminster. “Transparency International ha trovato in Gran Bretagna proprietà per 940 milioni di sterline riconducibili a russi - spiega Rachel Davies, head of advocacydella ong - Lo abbiamo scoperto tramite atti giudiziari, Panama Papers e registri e forse è soltanto la punta di un iceberg”.
Ma cosa attrae questi facoltosi russi nella City? “Ci sono molti servizi per chi vuole spendere e nascondere le sue proprietà, dalle agenzie im- mobiliari ai professionisti che possono aiutare nelle compravendite, case d’asta dove acquistare opere d’arte e rimanere anonimo. A Londra puoi comprare nel segreto”.
PROSSIMA TAPPA E at on Square: “Chiamata la piazza rossa”, ironizza Borisovic. Casette bianche disposte a rettangolo circondano giardini curati, un ambiente elegante e riservato come quello della vicina zona Belgravia. “Qui vivono l’establishment inglese e gli oligarchi. In più ci sono le ambasciate”, spiega Borisovic. Al numero 5 di Belgrave Square c’è la dimora di Oleg Deripaska, imprenditore del settore dei metalli: “Uno degli oligarchi più vicini a Putin”. Lì vicino possedeva alcuni appartamenti l’oligarca Boris Berezovsky, morto nel 2013 in circostanze misteriose, legato all’ex spia dell’Fsb Alexander Litvinenko, avvelenato col polonio e ucciso nel 2006. Sempre nella zona di Belgravia ha una casa più modesta (dal costo di 3,3 milioni di sterline) R o ma n R ot e nb e rg , cittadino britannico e figlio e nipote di due amici di vecchia data di Putin e fornitori di gasdotti al colosso energetico russo Gazprom. “Putin è l’uomo più ricco del mondo, non perché possiede ricchezze, ma perché le controlla”, afferma Luke Harding, giornalista del Guardian e autore di libri sull’affare Litvinenko e Collusion( Mondadori) sugli intrecci tra Trump e la Russia.
A Kensington c’è una strada privata della Crown Estate, la Palace Gardens, in cui ci sono
Dàgli ai cleptocrati Dalla “piazza rossa” alle ville più appartate, la colonia russa di Londongrad
residenze degli ambasciatori, ma non solo. Al 15b, a due passi dalla casa dell’ ambasciatore russo, c’è una villa con 13 camere da letto, con una piscina coperta e una scoperta. Valore totale: circa 200 milioni di sterline. Appartiene a Leonard Blavatnik, imprenditore angloamericano nato a Odessa nel 1957. Di fronte c’è quella del più noto tycoon russo trapiantato a Londra, Roman Abramo vic, imprenditore del settore della metallurgia e proprietario del Chelsea. La dimora è leggermente più piccola: avrebbe solo 10 dieci stanze. La strada è presidiata da guardie private e polizie. Hellen Goodman, deputata laburista, da tempo propone una legge contro il riciclaggio: “Abbiamo sempre avuto il governo contro, ma dopo il caso Skripal qualcosa è cambiato”. “Molti deputati vorrebbero vedere un’attitudine più decisa sul denaro sporco che arriva nelle banche e nella City protetto da avvocati inglesi”, aggiunge il collega Chris Bryant.