Il Fatto Quotidiano

Dal diario di Salvini a Casini in confusione: la giornata sui social

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▶UNA VOLTA ERAROBA da nerd smanettoni, poi da pagine satiriche e di svago. Ma ora sui social si divertono come pazzi anche i politici. Ieri, per esempio, Matteo Salvini di buonora ha twittato un’immagine di Laura Boldrini con scritto: “Bye Bye presidente”, alludendo al cambio di presidenza a Montecitor­io. Tra le migliaia di commenti, anche quello dell’interessat­a: “Ancora tu? Ma le trame per andare al governo non ti impegnano già abbastanza? Attento che mentre scrivi su di me ti sfilano la poltrona”. Hashtag: #TuChiamale­SeVuoiOsse­ssioni. Altro che Jim Messina. Chi invece ha sbagliato qualcosina nella comunicazi­one, almeno secondo notturnoco­ncertantes­u Spinoza , è la coppa B.-Salvini: “Il centrodest­ra: ‘La presidenza del Senato? A Noi!’ Cominciamo bene...”. Vaghi messaggi nostalgici, mentre di ben altro spessore è il riferiment­o storico del murales apparso ieri mattina a Roma: un bel bacio appassio-

nato tra Di Maio e Salvini. Ha resistito sì e no qualche ora. Peccato, perché i sintomi di un accordo tra Lega e 5 Stelle c’è. Le frasi di Osho sceglie un’immagine di Di Maio e Salvini al telefono: “Io me porto solo er diario, tanto er primo giorno ‘un se fa niente”. Vecchia saggezza, come quella di Laura Boldrini: “Oh, io prima de lascia’ la Camera l’accappatoi mii frego”. Magari non è il massimo dell’educazione, ma d’altra parte c’è chi, come Roberto Giachetti, si presenta a presiedere la Camera senza cravatta: “Raga, mettiamo 20 centesimi a testa e mandiamo una cravatta a quel barbone di Giachetti”, scrive Cambiacasa­cca . Impari da chi ha più esperienza. Pierferdin­ando Casini, per esempio. In queste fasi concitate passa da un’intervista a una votazione, dalla chiama a un live social. Può pure succedere che vada un momento in confusione: “Casini:’Voterò in linea con il mio gruppo’. Non ha specificat­o quale, ché proprio non se lo ricorda” ( Paguro

Bernardo). E il povero Matteo Renzi? Inmezzo a tutto questo delirio social, a tutti questi battibecch­i virtuali, milioni di follower sono lì che aspettano un gesto, un’indicazion­e, anche solo un selfie mosso. E invece niente. Tutto tace. L’ultimo post è lì, malinconic­o, con data 17 marzo: “Strepitoso Vincenzo Nibali, strepitoso. Chi ama il ciclismo si ricorderà a lungo di questa Milano Sanremo. Grande Squalo!”. Poi il silenzio: dura la vita da senatore semplice.

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