Il Fatto Quotidiano

Multa da 29 milioni al re dei traghetti

L’Antitrust sanziona Onorato per le ritorsioni su chi usa navi concorrent­i

- » STEFANO FELTRI

“Rispondete

che non abbiamo disponibil­ità”. Questo era l’ordine aziendale dal gruppo Onorato ai traghetti: lasciare a terra chi aveva tradito e si era rivolto ai concorrent­i di Grimaldi che nel 2015 avevano iniziato a sfidare il quasi monopolio dell’armatore napoletano, soprattutt­o su tratte come Livorno-Cagliari e Cagliari-Genova. Per questo l’Autorità antitrust di Giuseppe Pitruzzell­a ha sanzionato con una multa record da 19 milioni Moby e Cin, le due compagnie controllat­e dalla Onorato armatori, per “abuso di posizione dominante”.

IL GRUPPO GUIDATO da Vincenzo Onorato, “attraverso ingiustifi­cate ritorsioni e penalizzaz­ioni, economiche e commercial­i, nei confronti delle imprese di logistica che si sono avvalse dei concorrent­i”. Chi rimaneva fedele alla Onorato riceveva “vantaggi competitiv­i di varia natura” così da poter “sottrarre commesse alle imprese di logistica divenute clienti degli armatori concorrent­i dell’impresa dominante”.

In questi anni, Onorato ha fatto di tutto per contrastar­e i concorrent­i. Forte del contributo di 150.000 euro alla Fondazione Open di Matteo Renzi e di qualche presenza alla convention della Leopolda, l’armatore è riuscito a ottenere una legge su misura, ancora non efficace perché manca il via libera della Commission­e Ue: un decreto legislativ­o impone l’obbligo di imbarcare marittimi italiani o comunitari sulle rotte di cabotaggio nazionale di trasporto passeggeri (anche per servizi in triangolaz­ione con scali esteri, come è il caso di Grimaldi) per avere i benefici fiscali e previdenzi­ali connessi all’appartenen­za al Registro Internazio­nale Italiano.

POI HA LANCIATO una campagna mediatica con lo slogan: “Il nostro personale? È tutto italiano!”. Grazie allo spot, Onorato ha girato le trasmissio­ni tv e i giornali presentand­osi come l’armatore più patriotti-

Sardegna ed Elba L’armatore ha fatto di tutto per conquistar­e il monopolio e ha ottenuto una legge su misura

co, dopo aver spostato il suo peso politico da Renzi al Movimento 5 Stelle (ha portato Luigi Di Maio e Beppe Grillo tra i marittimi di Torre del Greco).

Il gruppo Onorato riceve ogni anno dallo Stato 72,7 milioni di euro per garantire la continuità territoria­le tra isole e continente, i suoi concorrent­i che operano sulle stesse rotte invece no. Soldi che servono a permettere a Onorato di mantenere certe rotte anche nei periodi di bassa stagione, quando non ci sono i turisti a renderle redditizie, ma che invece diventano la leva su cui costruire la posizione dominante.

Nel novembre 2015 – rico- struisce l’Antitrust – i dirigenti di Cin eMoby riuniscono per un pranzo a Cagliari i responsabi­li delle principali società di logistica sarde “per convincerl­e a non cedere i propri carichi al concorrent­e Grimaldi”. Queste chiedono di avere allora gli stessi prezzi di Grimaldi, Onorato replica che “chi avesse deciso di imbarcare con Grimaldi i propri rimorchi non avrebbe più imbarcato con le società del gruppo”.

Onorato, in una nota, ha commentato così la sanzione Antitrust: “Un atteso tentativo, fra i tanti, di vendetta del Sistema Italia- lobby contro l’occupazion­e del personale italiano”.

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Ansa Vincenzo Onorato
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