I pm non fermano i bagarini online
Nonostante le inchieste, biglietti rivenduti con rincari del 1000%
Quanto
sareste disposti a spendere per ascoltare dal vivo Thom Yorke, leader dei Radiohead? Ieri mattina TicketOne ha messo in vendita i biglietti per le date italiane: dai 45 ai 70 euro per il teatro Verdi di Firenze e 51 per il Fabrique, a Milano. Ma in poche ore i biglietti sono spariti dal sito del rivenditore ufficiale.
E PROPRIOmentre TicketOne esauriva la disponibilità, i biglietti tornavano in commercio su altre piattaforme a prezzi esorbitanti. Su LiveGoGo un biglietto per il secondo ordine di palchetti del Teatro Verdi era in vendita a 455 euro, 410 euro in più rispetto al listino. Un rincaro quasi del 1000% sui 45 euro originali, con alcuni biglietti del primo settore della platea schizzati a 456 euro, rispetto ai 70 di Tic- ketOne. Il meccanismo è quello del secondary ticketing, la versione moderna del bagarinaggio online: i biglietti degli eventi più richiesti vanno in fumo in poche ore e su alcuni siti – che non vendono direttamente tagliandi, ma ospitano le offerte degli utenti già possessori di biglietti – vengono rimessi subito nel mercato a cifre folli.
Due anni fa un'inchiesta de Le Iene aveva svelato che in alcuni casi erano gli stessi organizzatori degli eventi a destinare una parte dei biglietti al mercato secondario, rompendo il contratto di esclusiva con il rivenditore ufficiale. Un modo per guadagnarci di più, sosteneva allora Roberto De Luca, ad di Live Nation - una delle società leader dell’organizzazione di eventi in Italiama anche una scelta dettata dall'enourage stesso degli artisti, che in molti casi sarebbero i primi a fare pressioni ai promoter per spartirsi la torta del bagarinaggio.
Si stanno muovendo anche i magistrati. De Luca oggi è indagato dalla Procura di Milano: per lui e altri otto, tra cui Charles Stephen Roest, amministratore del sito ViaGoGo, è stato chiesto il rinvio a giudizio per reati che vanno dall'aggiotaggio alla truffa. A Roma, invece, il Tribunale ha già dato ragione a Live Nation contro il ricorso presentato da Siae - che ha aperto uno sportello per le denunce dei consumatori – perché non avrebbe destinato alcun biglietto al mercato secondario, alimentato soltanto da singoli bagarini.
NONOSTANTE le Procure e Le Iene, però, per i consumatori è cambiato ben poco. Un altro caso sospetto è quello dei biglietti per gli Arctic Monkeys – 26 e 27 maggio a Roma, 4 giu- gno a Milano. Dopo essere spartiti da Ticket One, si trovano su ViaGogo: 306 euro per la platea romana (50 euro il prezzo originale), 334 per il parterre milanese (45 euro prima del sold out). Discorso simile per i Maneskin, perché con il loro primo tour già sold out il mercato secondario può festeggiare: 173 euro su Viagogo per la data di Roncade (Treviso), 140 per quella Milanese, con un rincari fino a 120 euro sul prezzo Ticket-One. Briciole, se si pensa a quanto può costare sullo stesso sito un biglietto per la partita di calcio Roma-Barcellona, esaurita in poche ore sui rivenditori ufficiali: 1000 euro per la tribuna Monte Mario su ViaGoGo(10 volte il prezzo originario), 1200 euro in Tribuna Tevere su Stubhub. E a ridosso della partita, prevista il 10 aprile, i prezzi potrebbero salire ancora.