Esplorare la selva oscura dei partiti: che rottura inutile!
Entro domani o mercoledì, il capo dello Stato affiderà un mandato esplorativo per un governo possibile. Nella prassi delle consultazioni non è un incarico pieno né un pre-incarico e di solito si riserva a uno dei due presidenti delle Camere come “supplent
1. Amintore e Bettino
Nel 1986, Fanfani era presidente del Senato e venne chiamato al Quirinale da Cossiga per “esplorare” dopo la fine del primo governo Craxi
2. Grand commis
Nel 1996 il governo Dini si dimise e il presidente Scalfaro incaricò Antonio Maccanico, grand commis di Stato poi ministro, di varare un governo tecnico Il tentativo fallì e si andò alle urne
3. Modello Flick?
L’eventuale esploratore di Mattarella potrebbe essere una personalità istituzionale non parlamentare: come l’ex Guardasigilli e presidente emerito della Consulta Giovanni Maria Flick
4. L’unicum Bersani
Nel 2013, Napolitano inventò una nuova figura della prassi costituzionale: il pre-incarico che diede al povero Pier Luigi Bersani
5. La terza carica
Giovanni Leone e Nilde Iotti, da presidenti della Camera dei deputati, furono esploratori, rispettivamente, nel 1960 e nel 1987
6. Tra Giulio e Ciriaco
Cossiga, da capo dello Stato, ebbe una vera passione per gli incarichi espolorativi Nel 1989 finì il governo De Mita e il 26 maggio mise la crisi nelle mani del repubblicano Giovanni Spadolini, presidente del Senato. La gestazione fu lunghissima: l’Andreotti VI partì a fine luglio
7. Marini a vuoto
Nel 2008, sempre da presidente del Senato, toccò a Franco Marini trovare invano una soluzione dopo le dimissioni del governo Prodi
8. Il tentativo La Malfa
Quando l’Andreotti IV - il governo partito nei giorni della tragedia di Aldo Moro - si arenò nel 1979, l’allora presidente Pertini incaricò Ugo La Malfa, segretario del Pri