Dopo 44 giorni in freezer, si scioglie il Pd: il No ai 5Stelle è già diventato Ni
Oggi Mattarella lancia l’esploratore
■ Martina, reggente Dem, apre su tre punti di programma. Al Quirinale pronta la carta istituzionale (la presidente del Senato Casellati in pole) per un altro giro di consultazioni
Il mandato esplorativo che oggi arriva dal Quirinale dovrebbe servire a smuovere lo stallo ma rischia di essere praticamente inutile perché la partita è ancora lunga e terminerà probabilmente a fine maggio. Eppure, nonostante la premessa, il mandato di oggi si è trasformato in una sorta di thriller politico da cui dipendono le sorti dell’intero orbe terracqueo, non solo dell’Italia.
Al Colle, infatti, da due giorni hanno chiuso accuratamente tutti i vari canali ufficiosi d’informazione e questo silenzio stampa alimenta indiscrezioni più o meno fondate. Sul tavolo, la prima op- zione dovrebbe essere sempre quella di Maria Elisabetta Alberti Casellati. La presidente del Senato non farebbe altro che un terzo giro di consultazioni al posto del capo dello Stato, che ne ha già fatti
due a vuoto.
IERI Salvini si è sbilanciato a suo favore e questo chiarisce in particolare la missione di Casellati: certificare almeno per il momento l’impossibilità dei due schemi su cui si è trattato sinora. Cinquestelle e Lega o Cinquestelle e centrodestra. Del resto è stato lo stesso leader leghista a bruciare l’altro giorno questa carta di Mattarella con l’annuncio pubblico di voler aspettare il mini-turno delle Regionali di fine mese. Insomma, la berlusconiana al vertice di Palazzo Madama farebbe un giro più utile alla sua visibilità che allo stallo del quadro politico.
Basta però lo scontato mandato a Casellati a spiegare il rigoroso riserbo del Colle di questi ultimi due giorni? No che non basta. Ed è per questo che la mossa di Mattarella potrebbe riservare una sorpresa. È lo schema del terzo uomo che forse aprirebbe una fase nuova.
In che direzione? Quello che è certo è che al Quirinale l’attesa da ieri si è assestata su due fronti, per la prima volta. Da un lato i tatticismi dei due vincitori Salvini e Di Maio, protagonisti delle prime due settimane di consultazione. Dall’altro l’inizio dello scongelamento del Pd nei confronti del M5S, per tanti versi l’ipotesi migliore anche per Mattarella. E oggi la risoluzione del giallo “esplorativo” fornirà comunque un’indicazione.
La sorpresa? Il riserbo del Colle in queste ore alimenta anche il teorema del “terzo uomo”